La richiesta è del segretario nazionale del settore Inps della Fimmg, Alfredo Petrone, che al riguardo ha dichiarato di aver apprezzato l’intervento del senatore Tommaso Nannicini sul Dl fiscale in cui si chiede l’impegno del Governo affinché sia ulteriormente ampliato il numero dei medici da convenzionare per risolvere "nell’immediato e definitivamente il grave problema dell’arretrato Inps che sta danneggiando migliaia di cittadini ancora in attesa di vedere riconosciuta la propria disabilità e i relativi benefici”.
Lo ha scritto di suo pugno, su un cartello che ha affisso fuori dal suo ambulatorio, Amedeo Giorgetti, medico di famiglia a Recanati. Una presa di posizione che fa molto discutere, ma che riflette un disagio che accomuna molti Mmg. A testimoniarlo ci sono episodi simili registrati in altre Regioni, per esempio, in Veneto dove alcuni medici di famiglia, come il dottor Giorgetti, hanno chiesto agli assistiti no vax di trovarsi un altro dottore perché la loro posizione, di fatto, annulla il rapporto di fiducia alla base della relazione di cura con il proprio medico di medicina generale.
In una nota, la Segreteria Nazionale Smi ringrazia la deputata Rosa Menga del Gruppo Misto per avere portato all’attenzione del Parlamento i problemi legati alla carenza, alle retribuzioni e alla formazione dei medici di medicina generale che mettono in serio rischio non solo il futuro professionale, ma soprattutto l'assistenza territoriale verso i cittadini.
"Ogni grado in più rischia di ridurre la fertilità maschile". A sottolinare ciò è la Società Italiana di Andrologia (SIA). È infatti noto che l’aumento della temperatura danneggia l’apparato riproduttivo maschile, molto più di quello femminile: in alcune specie animali un incremento di pochi gradi delle temperature esterne può arrivare a dimezzare la fertilità e gli esperti temono che questo stia avvenendo anche per l’uomo.
Secondo l’analisi condotta da Fiaso, sugli open data messi a disposizione dalla struttura del Commissario straordinario per l'emergenza, in una settimana la percentuale di somministrazioni di richiami anti Covid per gli operatori sanitari è cresciuta significativamente di 12 punti percentuali passando dal 18 al 30%.
“Con questo accordo la Regione valorizza il ruolo dei Mmg e riconosce l’importanza della loro presenza capillare sul territorio per raggiungere con la campagna vaccinale della terza dose i soggetti più fragili” - ha dichiarato Donato Monopoli, segretario di Fimmg Puglia, che insieme a Smi e Snami ha firmato l’accordo con la Regione per la somministrazione della dose booster di vaccino contro il Covid da parte dei medici di famiglia.
Secondo Smi, 90 milioni per i medici e sanitari dei Pronto Soccorso non basteranno a risolvere le criticità del sistema dell'emergenza urgenza, se non si avviano nuove assunzioni. Il segretario nazionale Pina Onotri e il presidente nazionale dello Smi Ludovico Abbaticchio, precisano: "La mancanza di medici nel servizio di medicina di emergenza/ urgenza genera un vero e proprio allarme sociale, come dimostrano i recenti casi di cronaca, dove l’assenza di medici addetti ai soccorsi sarebbe costato la vita ad alcune persone".