Guido Guici, durante il 32° Congresso della Cimo, in cui è stato riconfermato presidente, ha tenuto a ribadire questo concetto. "I medici intendono essere parte attiva nei processi di riforma del Ssn - ha dichiato Quici -  ad iniziare dall’utilizzo appropriato dei fondi del Pnrr.

È quanto ha dichiarato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa intervenendo alla tavola rotonda “La prossimità e l'assistenza a domicilio come vera transizione ecologica in sanità” durante il 78° Congresso nazionale Fimmg-Metis. "Sono convinto che il medico di medicina generale debba essere l’avamposto per la medicina del futuro" - ha aggiunto Costa.

Questa affermazione è del segretario nazionale della Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn, Andrea Filippi, ed è stata pronunciata nel corso del suo intervento all’iniziativa, promossa dalla categoria insieme allo Spi Cgil, ‘L’assistenza si costruisce insieme. I protagonisti del Ssn dialogano'. "Serve un cambiamento profondo  - dichiara Filippi - a partire da quello che rappresenta non solo l’avamposto primario della presa in carico dei cittadini, e cioè la Medicina Generale (MG). Il sistema oggi congegnato del medico single practice di MG è vecchio e inadeguato,e impedisce qualsiasi possibilità di cambiamento”.

L'esortazione è del presidente della FNOMCeO Filippo Anelli, ed è stata pronunciata nel suo intervento al 78esimo Congresso nazionale Fimmg-Metis. “Oggi è il tempo dell’orgoglio! Il tempo di esaltare il grande valore della nostra professione; il tempo dell’etica che con i suoi principi, i suoi valori contenuti nel nostro Codice di Deontologia è capace di condizionare e ispirare i nostri comportamenti".

È quanto si afferma nella mozione finale del 78° congresso nazionale della Fimmg: "È improrogabile, anche alla luce delle criticità emerse nel periodo pandemico, che  l’evoluzione delle cure primarie e della medicina di famiglia dovrà realizzarsi attraverso un nuovo Accordo Collettivo Nazionale”. Motivo per cui per il sindacato si rende necessario concludere l’Accordo 2016-2018, superando la discussione su temi resi anacronistici dall’emergenza Covid, e aprire, contestualmente, la contrattazione 2019-2021 attraverso un atto d’indirizzo della Conferenza delle Regioni coerente "a garantire l’assistenza e la sostenibilità del Ssn di fronte al crescere della domanda di salute e presa in carico della cronicità, non autosufficienza e delle acuzie a minore complessità".