Le persone affette da depressione hanno una temperatura corporea più alta, un dato che suggerisce i potenziali benefici per la salute mentale nel ridurre la temperatura cutanea in questi pazienti. Lo suggerisce un nuovo studio condotto dall’UC di San Francisco. Resta da definire se  la temperatura corporea più elevata riflette una ridotta capacità di auto-raffreddamento, una maggiore generazione di calore da parte dei processi metabolici o una combinazione di entrambi.

Una recente analisi genetica, che ha utilizzato i dati della popolazione della Uk Biobank, ha confrontato l'aterogenicità della lipoproteina(a) (Lp[a]) con quella del C-C-Ldl e ha quindi valutato il rischio di malattia coronarica. È emerso che la Lp(a) ha un potenziale aterogenico significativamente più elevato del C-Ldl. Questi risultati evidenziano l'importanza del monitoraggio dei livelli di Lp(a) così come l'importanza di intervenire sulla Lp(a) con interventi farmacologici per molti individui a rischio di malattia coronarica.

EvdLa fragilità sociale, cioè la mancanza di risorse per soddisfare i bisogni sociali di base, è associata ad un aumento del rischio di sindrome da rischio cognitivo motorio (MCR), una sindrome di predemenza caratterizzata da disturbi cognitivi e andatura lenta, come suggerito dai risultati di un ampio studio basato sulla popolazione. È quanto emerge da uno studio condotto su una coorte di oltre 4600 soggetti, pubblicato su Alzheimer's & Dementia.

I ricercatori del Karolinska Institutet svedese hanno scoperto che il microbiota intestinale può influenzare il modo in cui le persone rispondono ai vaccini Covid mRNA. Lo studio, pubblicato sulla rivista npj Biofilms and Microbiomes, suggerisce che alcuni batteri della flora intestinale possono migliorare la risposta immunitaria al vaccino, mentre altri batteri potrebbero indebolirla.

EvdUn ampio studio prospettico ha dimostrato che un esame del sangue multiparametrico ha un potenziale nello screening del tumore prostatico, evitando più della metà delle biopsie senza sacrificare l’accuratezza dell’indagine. In un confronto con l’attuale standard di test del PSA di ≥4 ng/mL, il biomarcatore Stockholm3, che incorpora un cutoff PSA di 15 ng/mL con altre proteine e informazioni genomiche, avrebbe risparmiato il 56% delle biopsie per il gruppo di grado (GG) 1 o malattia benigna. Il cut-off standard del PSA avrebbe evitato il 19% di biopsie non necessarie, scendendo al 10% con un cut-off >3 ng/mL.

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Public Health, l'esposizione a lungo termine all'inquinamento atmosferico porta a comportamenti improntati a sedentarietà, in particolare nei soggetti a rischio di diabete. Gli autori dello studio hanno esaminato la correlazione tra i protratti livelli elevati di particolato con diametro ≤2.5 μm (PM2.5), ≤10 μm (PM10) e di biossido di azoto (NO2) e variazione annuale nel comportamento sedentario misurato con l’accelerometro, nell’attività fisica da moderata a vigorosa (MVPA) e nel numero di passi in 644 adulti a rischio di diabete di tipo 2 che hanno partecipato allo studio Walking Away from Type 2 Diabetes.

Gli adulti che perdono peso nell'anno successivo alla diagnosi di diabete di tipo 2 hanno maggiori probabilità di ottenere la remissione del diabete. Al contrario il recupero del peso dopo la remissione aumenta il rischio di ritorno all'iperglicemia. È quanto emerge da uno studio pubblicato su PLOS Medicine.