Le modifiche al Dna causate dalla violenza sulle donne potrebbero essere ancora più estese di quanto emerso finora dagli studi scientifici, e scoprire fino a che punto si estendono e per quanto tempo perdurano queste ‘cicatrici’ potrebbe essere la chiave per fare una prevenzione ‘di precisione’, che limiti al massimo l’insorgenza di patologie che potrebbero avere origine da un trauma o da una violenza subita.

EvdAssegnati i riconoscimenti dell’iniziativa “Early Bioneers” ai progetti più innovativi nel campo delle biotecnologie applicate alla salute. La giornata, realizzata dall’Ambasciata del Belgio in Italia con Galapagos, rientra nella cornice del protocollo d’intesa firmato dai due enti con l’obiettivo di favorire il dialogo e il confronto su ricerca e innovazione nel campo della salute, sullo studio dei modelli di assistenza sanitaria, sullo sviluppo e l'uso delle nuove tecnologie applicate alla salute.

Un team di ricerca guidato dalla Graduate School of Medicine dell'Università di Nagoya ha scoperto che la proteina del fattore 4 derivato dalle cellule stromali (SDF-4) è un marcatore affidabile del cancro. Poiché semplici esami del sangue rilevano accuratamente la proteina, i loro risultati suggeriscono il potenziale del marcatore nella diagnosi precoce del cancro gastrici.

Un team di ricerca del Max Planck Institute for Human Development, dell'Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Cnr e della Norwegian University of Science and Technology ha sviluppato un approccio basato sull’intelligenza collettiva per aumentare l'accuratezza delle diagnosi mediche: emerge che una soluzione completamente automatizzata aumenta significativamente l'accuratezza diagnostica. Lo studio è stato pubblicato su PNAS.

EvdC’è forte pessimismo tra i professionisti della sanità rispetto al futuro della salute in Italia: il 50% e il 61% dei medici pensano che la salute della popolazione peggiorerà rispettivamente tra 5 e 20 anni.  Questi i risultati dell’indagine demoscopica condotta da AstraRicerche per Novartis Italia presentata di recente a Roma e realizzata tramite interviste online su un campione rappresentativo della popolazione italiana composto da 1.000 cittadini italiani tra i 18 e 75 anni e da 300 medici.

EvdA valutare l’impatto della malattia sui camici bianchi è un’indagine promossa da Univadis Medscape Italia e condotta su un campione di 1616 medici italiani, prevalentemente uomini (907 uomini vs 689 donne), che hanno deciso di condividere la propria esperienza anche mostrando delle vulnerabilità che comunemente non vengono associate alla figura del medico.

In un’analisi di studi prospettici pubblicati con persone di tutte le età con infezione confermata da SARS-CoV-2 seguite per almeno 12 mesi, la pre-esistenza di condizioni allergiche era collegata a un rischio più elevato di manifestare sintomi a lungo termine associati a Covid lungo. L'analisi, pubblicata su Clinical & Experimental Allergy, ha identificato 13 studi pertinenti (con un totale di 9.967 partecipanti) pubblicati tra il 1° gennaio 2020 e il 19 gennaio 2023.