Un gruppo di ricercatori di alcune università americane ha individuato alcuni nuovi elementi che potrebbero portare a diagnosi e trattamenti più precoci della retinopatia diabetica, una grave complicanza della malattia. I risultati sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Diabetologia.
Il monitoraggio remoto dei pazienti con insufficienza cardiaca cronica può prevenire episodi acuti di scompenso cardiaco, ottimizzare il trattamento, ridurre le visite al pronto soccorso e i ricoveri ospedalieri e migliorare la qualità della vita dei pazienti e degli operatori sanitari. Nella pratica clinica attuale, tuttavia, il modello più appropriato è ancora in discussione. In un recente studio un gruppo di ricercatori di Vicenza ha valutato l'impatto di un nuovo sistema di telemonitoraggio remoto nella gestione clinica dei pazienti con scompenso cardiaco sulla riduzione dei ricoveri e dei ricoveri in pronto soccorso e sui possibili benefici economici correlati.
Si chiama LAV-BPIFB4, è una proteina, e sembra in grado di influenzare il comportamento delle cellule cardiache umane, rendendole più “resilienti” nel reagire a un infarto, arginandone le conseguenze. A dirlo è uno studio, finanziato dal Ministero della Salute e dalla British Heart Foundation, che getta le basi per future applicazioni terapeutiche del suo gene codificante nella cura delle malattie cardiovascolari.
I risultati del primo studio condotto in Italia su un campione statisticamente rappresentativo sottolineano il parere favorevole delle donne e dei farmacisti alla pillola solo progestinica. L’indagine, basata su un sondaggio online condotto su un campione statisticamente rappresentativo di 1.000 donne e 100 farmacisti, ha rilevato come il 5% delle donne, pur non desiderando intraprendere una gravidanza, non utilizzi alcun metodo contraccettivo, mentre un ulteriore 20% usi metodi meno efficaci dei preservativi maschili.
La resistenza agli antibiotici è un problema globale in aumento, che causa ogni anno milioni di morti in tutto il mondo. Il particolato (PM)2.5 presenta diversi elementi che contribuiscono all’aumento dell’antibioticoresistenza e un recente studio, pubblicato su Lancet Planet Health, si è dedicato a valutare e presentare le prime stime globali del fenomeno e del carico di morti premature attribuibili alla resistenza agli antibiotici derivante dall'inquinamento da PM2.5.
L’aumento della rigidità arteriosa è un fattore associato in modo indipendentemente al rischio cardiovascolare. A sua volta la rigidità arteriosa può essere aumentata dalla presenza di apnea ostruttiva del sonno (OSA) e dalla durata del sonno (SDUR), ma non è chiaro se questa associazione sia modulata dal genere. Un nuovo studio si è posto l’obiettivo di valutare il potenziale impatto del genere nel modulare l'associazione di OSA e SDUR con la rigidità arteriosa.
Una lesione ossea riprodotta in maniera artificiale e posizionata, virtualmente, all’interno del corpo del paziente per guidare con estrema precisione la mano del medico impegnato nella biopsia. È la medicina del futuro sperimentata all’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio di Milano (Gruppo San Donato) dall’équipe del professor Luca Maria Sconfienza - responsabile dell’UO di Radiologia Diagnostica e Interventistica e Professore Ordinario di Diagnostica per immagini e Radioterapia presso l’Università Statale di Milano - che ha condotto uno studio pilota, pubblicato sulla rivista European Radiology Experimental, che ha coinvolto otto pazienti, al fine di testare, per la prima volta in questo ambito, un innovativo device di navigazione in realtà aumentata.