EvdGli acidi grassi omega-3 potrebbero rallentare la progressione delle lesioni potenzialmente fatali della fibrosi polmonare e ritardare la necessità di trapianti di polmone? Una risposta a questa domanda è stata data da uno studio che ha esaminato l'associazione tra i livelli plasmatici di questi acidi grassi e la progressione della fibrosi polmonare, dove è emerso che livelli più elevati di omega-3 erano associati a una migliore funzionalità polmonare e a una sopravvivenza libera da trapianto più lunga.

Tre studi retrospettivi “real-world” presentati alla 31ª Conferenza sui retrovirus e le infezioni opportunistiche (CROI, Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections) hanno evidenziato che remdesivir è stato associato a un rischio inferiore di sviluppare Covid lungo; inoltre un’analisi separata ha evidenziato che la molecola è stata associata a un ridotto rischio di mortalità tra i soggetti immunocompromessi.

Oltre alla riduzione della pressione arteriosa la metodica è in grado di migliorare la struttura e la funzione cardiaca. Lo suggerisce una recente metanalisi condotta su una coorte di soggetti con ipertensione resistente.

EvdIn un incontro con la comunità degli investitori, Pfizer Inc. ha delineato le sue priorità strategiche per la neonataNO organizzazione oncologica: con la sua vasta e diversificata pipeline, le competenze oncologiche leader del settore e le previsioni a breve e medio termine si prevede per la società una forte crescita, con incrementi di valore per gli azionisti.

EvdCambia la storia della malattia. Clinici, rappresentanti della RIMA - Rete Italiana Mastocitosi e associazione pazienti ASIMAS - Associazione Italiana Mastocitosi riuniti a Napoli all’evento “Drive The Change” organizzato da Blueprint Medicines, celebrano l’impegno scientifico ventennale su questa patologia e raccontano il cambiamento in atto grazie ad un approccio di precisione con terapie nuove ed efficaci. Avapritinib, inibitore tirosin-chinasico di Blueprint Medicines, è il primo farmaco altamente selettivo che agisce sul driver molecolare della malattia, il recettore KIT con mutazione D816V.