
La psoriasi, una malattia infiammatoria immuno-mediata, coinvolge principalmente la pelle e le articolazioni ed è relativamente comune. La malattia può manifestarsi a qualsiasi età, ma l'incidenza inizialmente raggiunge un picco nella giovane età adulta e aumenta gradualmente nei decenni successivi. Si tratta inoltre di una delle malattie infiammatorie immuno-mediate meglio studiate per quanto riguarda gli eventi cardiovascolari maggiori (CV).
Una meta-analisi di 75 studi che hanno coinvolto 500.000 pazienti con psoriasi ha osservato che la malattia cardiovascolare è circa il 50% più alta rispetto ai soggetti senza psoriasi ed è inoltre associata a numerose comorbidità cardiometaboliche. Studi epidemiologici su larga scala e studi di imaging cardiovascolare attentamente controllati suggeriscono che la psoriasi sia associata alla malattia cardiovascolare indipendentemente dai tradizionali fattori di rischio cardiovascolare e in modo dose-risposta.
In questo contesto, è stato condotto uno studio per indagare la relazione tra predittori genetici di psoriasi e malattia cardiovascolare aterosclerotica (Ascvd) (Ramessur R et al, 2024). Ciò che è emerso è che mentre i predittori genetici della psoriasi non erano associati ad un aumento del rischio di Ascvd, i predittori genetici di Ascvd, tra cui la malattia coronarica (Cad; odds ratio 1.07) e l'ictus (OR, 1.22), erano associati alla psoriasi. I predittori genetici di Ascvd erano specificamente associati alla psoriasi e non ad altre malattie immuno-mediate esaminate, tra cui asma, sclerosi multipla, artrite reumatoide, dermatite atopica e malattia infiammatoria intestinale.
I loro risultati sono coerenti con un'altra indagine che descrive percorsi infiammatori sistemici condivisi e una relazione causale tra predittori genetici di Cad che guidano la psoriasi, ma non tra predittori genetici di psoriasi che promuovono la Cad.
Una serie di studi sulla psoriasi stanno inoltre fornendo nuove intuizioni su questa complessa relazione. Ad esempio, a differenza di Ramessur et al, altri 2 studi hanno osservato una relazione causale tra predittori genetici di psoriasi e Ascvd.
La randomizzazione mendeliana e i dati osservazionali suggeriscono che i trigliceridi elevati sono un fattore di rischio causale per la psoriasi, e i pazienti con una predisposizione genetica a ridurre la PCSK9 mostrano un minor rischio di psoriasi. Sta emergendo un quadro concettuale aggiornato della relazione tra psoriasi e Cad, che può essere bidirezionale e include una sostanziale sovrapposizione tra i meccanismi patologici osservati sia nella psoriasi che nella malattia cardiovascolare.
Vie biologiche comuni?
Le vie di segnalazione dell'inflammosoma, dell'interleuchina 6 (IL-6) e dell'IL-8 sono elevate nelle lesioni cutanee psoriasiche e circolano a livello sistemico. Nella cute lesionata psoriasica si riscontrano preferenzialmente (rispetto alla non psoriasi) aggregazione piastrinica e caratteristiche firme lipidomiche. A livello sistemico, i pazienti con psoriasi hanno maggiori particelle lipidiche ossidate e modificate, ridotto efflusso di lipoproteine ad alta densità e attivazione piastrinica. Tutti questi processi, accresciuti nella Ascvd, lo sono anche nella psoriasi e possono essere importanti mediatori della relazione tra psoriasi e Ascvd.
È provocatorio pensare che l'aterosclerosi possa causare la psoriasi, ma non è ancora chiaro se il targeting dell'aterosclerosi riduca il rischio di psoriasi. Prendere di mira le vie biologiche che sono implicate nell'Ascvd e associate alla prevalenza e alla gravità della psoriasi, come l'IL-6, non sono efficaci nel trattamento della psoriasi. Tuttavia, le statine possono migliorare la gravità della psoriasi, come emerso da piccoli studi clinici.
Allo stesso modo, è di fondamentale importanza determinare se i trattamenti per la psoriasi possono trattare l'aterosclerosi e prevenire gli eventi cardiovascolari. Studi clinici randomizzati sugli inibitori del fattore di necrosi tumorale nella psoriasi hanno ridotto l'IL-6 ma non sono riusciti a ridurre altri surrogati del rischio CV. I farmaci biologici più comunemente usati oggi nella malattia psoriasica, i farmaci biologici anti-IL-17 e anti-IL-23, non sono stati testati in studi su larga scala nell'Ascvd.
Inoltre, non tutte le immunoterapie possono avere lo stesso impatto sul rischio cardiovascolare, come gli inibitori Jak, che sono efficaci nella malattia psoriasica ma aumentano il rischio trombotico, soprattutto rispetto agli inibitori del fattore di necrosi tumorale.
In definitiva, i risultati di Ramessur et al. sottolineano ulteriormente che la psoriasi è un marcatore di rischio per l'Ascvd.
In linea con le raccomandazioni delle linee guida dell'American College of Cardiology/American Heart Association, le persone affette da psoriasi (un "potenziatore del rischio") dovrebbero essere sottoposte a screening e trattate per i tradizionali fattori di rischio cardiovascolare. Tuttavia, questo viene fatto raramente.
Bibliografia
Garshick MS, et al. Psoriasis and Atherosclerotic CV Disease—Risk Factor or Risk Marker? JAMA Cardiol 2024; 9: 961–3.
Ramessur R, et al. Exploring the link between genetic predictors of cardiovascular disease and psoriasis. JAMA Cardiol 2024. doi:10.1001/jamacardio.2024.2859
Intervista
Presente e futuro del trattamento dell’infezione da HIV
Antonella Castagna
Primario Unità di Malattie Infettive
IRCCS Ospedale San Raffaele Turro, Milano
Direttore Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive e Tropicali
Università Vita-Salute San Raffaele, Milano