
In precedenza l’esercizio fisico in tarda età veniva considerato inefficace mentre studi più recenti indicano che l’esercizio aerobico anche in tarda età riduce il rischio di mortalità correlata a malattie cardiovascolari. Tuttavia, i fattori specifici che contribuiscono a questo effetto non sono stati completamente compresi. I ricercatori hanno esaminato se l’esercizio fisico regolare durante l’invecchiamento può prevenire danni al Dna e disfunzione dei telomeri. In questo studio, l'esercizio si è dimostrato particolarmente utile per le cellule endoteliali e i benefici dell’esercizio aerobico sono particolarmente evidenti nelle regioni aortiche meno inclini all’aterosclerosi.
Durante lo studio, durato quattro mesi, sono stati raccolti tessuti aortici esposti a diversi modelli di flusso sanguigno per valutare il danno al Dna e la funzione dei telomeri. I risultati suggeriscono che l’aumento del livello di esercizio fisico più avanti nella vita ha un impatto benefico sul danno al Dna e sulla disfunzione dei telomeri. Il fattore trainante che contribuisce all’invecchiamento arterioso è il danno al Dna. Sebbene siano necessari ulteriori studi in questo settore, i fisiologi sperano che questi risultati gettino le basi per migliorare la salute umana in futuro.
Bibliografia
Boone M. Regular exercise prevents Dna damage with aging. https://medicalxpress.com/news/2024-04-regular-Dna-aging.html
Intervista

Ipovitaminosi D come fattore di rischio cardiovascolare modificabile
Francesco Fedele
Prof. Emerito di Cardiologia
Sapienza Università di Roma
Presidente Istituto Nazionale per le Ricerche Cardiovascolari (INRC)