La malattia oculare tiroidea (Ted) è una patologia autoimmune complessa che colpisce l’orbita oculare e i tessuti orbitari. Spesso sottodiagnosticata, viene a volte inizialmente confusa con altre condizioni legate alla tiroide (si presenta spesso in concomitanza con la malattia di Basedow-Graves, ma le due patologie sono clinicamente distinte), rendendo difficile un riconoscimento tempestivo. Il Mmg ha spesso un ruolo fondamentale nel riconoscere i primi segnali e indirizzare il paziente verso lo specialista. Ted è oggetto anche di una campagna che ha l’obiettivo di dare voce e identità alla malattia.
Un documento promosso dall’Istituto Nazionale per le Ricerche Cardiovascolari (Inrc) identifica l’ipovitaminosi D come fattore di rischio cardiovascolare modificabile. La carenza di vitamina D è associata a ipertensione, aterosclerosi e infarto. Gli esperti propongono un approccio clinico personalizzato alla supplementazione, superando il modello “one size fits all”.
L'idea della salutogenesi attraverso la resilienza immunitaria, che si riferisce ai meccanismi attraverso i quali il corpo contrasta i driver della malattia, potrebbe svolgere un ruolo nella prevenzione delle malattie e potrebbe influenzare la durata della vita. Questo concetto è stato esplorato in un recente studio condotto da Sunil K. Ahuja, dell'Università del Texas Health Science Center di San Antonio e direttore del Veterans Affairs Center for Personalized Medicine di San Antonio.
I pazienti affetti da Covid lungo possono presentare un'infiammazione persistente localizzata a cuore e polmoni fino a un anno dopo l'infezione da Sars-Cov-2, anche quando i test medici standard restituiscono risultati normali, esponendoli potenzialmente a un rischio elevato di future condizioni cardiache e polmonari. Questi risultati provengono da un nuovo studio condotto dai ricercatori della Icahn School of Medicine del Mount Sinai e pubblicato sul Journal of Nuclear Medicine.
Migliorano le percentuali dei soggetti con diabete tipo 2 con emoglobina glicata e colesterolo a target, segno meno per l’obesità ma permangono grandi sfide: progressivo invecchiamento dei pazienti, non soddisfacente uso dei microinfusori nel diabete di tipo 1, diagnosi tardive del diabete gestazionale.
Secondo uno studio pubblicato su Nature Medicine, le attuali traiettorie dei cambiamenti climatici e il mancato rispetto delle strategie di sviluppo sostenibile potrebbero contribuire ad aumentare l'onere globale della resistenza antimicrobica (Amr) entro il 2050. Gli autori prevedono che la resistenza antimicrobica potrebbe aumentare fino al 2,4% a livello globale entro il 2050 e chiedono un'azione urgente per affrontare fattori socioeconomici e ambientali più ampi oltre alla semplice riduzione dell'uso di antibiotici per mitigare l'onere globale della resistenza antimicrobica.
I ricercatori del Memorial Sloan Kettering Cancer Center e dell'Università della California, Los Angeles, hanno osservato che le comorbidità nella mezza età sono associate a un aumento del rischio di sviluppare il cancro e di mortalità correlata al cancro, con associazioni che variano in base al tipo di tumore. Il legame tra cronicità e rischio oncologico offre spunti per indirizzare gli sforzi di prevenzione.