La tosse cronica rimane un motivo comune per la consultazione in pneumologia post-Covid. Ma cosa sappiamo davvero di questa condizione, ormai a 5 anni dall'inizio della pandemia? Questo argomento è stato discusso al recente Congrès de Pneumologie de Langue Française tenutosi a Marsiglia.
Secondo una ricerca pubblicata sull'European Heart Journal, il rischio di essere ricoverate in ospedale con malattie cardiache è due volte più alto l'anno successivo al parto per le madri di gemelli rispetto a quelle di nati singoli. Il rischio è ancora più elevato nelle madri di gemelli che hanno avuto un problema di pressione alta durante la gravidanza.
La variabilità del peso corporeo, nota anche come "dieta yo-yo", aumenta il rischio di malattia renale diabetica (Dkd) nei pazienti con diabete di tipo 1 (T1D), indipendentemente dall'indice di massa corporea (Bmi) e dai fattori di rischio tradizionali.
L'insufficienza cardiaca è comune nei pazienti con fibrillazione atriale; di conseguenza, è importante valutarne il rischio. Haller et al. hanno tentato di determinare il valore prognostico di NT-proBNP (peptide natriuretico di tipo N-terminale pro-B), troponina T ultra-sensibile (TnT-hs) e fattore di crescita e differenziazione 15 (GDF-15) per stratificare il rischio di insufficienza cardiaca nei pazienti con FA.
Sensibilizzazione sui sintomi, proattività, alleanza con il ginecologo: sono le chiavi per affrontare al meglio la menopausa, condizione che le donne vivono come uno shock, subiscono passivamente e sopportano in silenzio, nonostante sia associata a vampate di calore e sudorazioni notturne anche severe, di cui soffre una donna su due con un peggioramento significativo della qualità di vita. “Vampate in menopausa” è una campagna di informazione e sensibilizzazione sull’impatto dei sintomi vasomotori durante la menopausa.
Il freddo, l'aria secca, un sistema immunitario iperattivo o il nostro stile di vita moderno: le cause possono variare, ma un numero crescente di persone soffre di eczema atopico. In particolare, i bambini provenienti da contesti socioeconomici più elevati sono a maggior rischio di contrarre la condizione. Tuttavia, c'è un aiuto disponibile ed è importante applicare il trattamento precocemente, afferma Laura von Kobyletzki, ricercatrice presso l'Università di Lund in Svezia.
Il disturbo bipolare (BD) è comune e colpisce circa 6 milioni di americani e il 3% degli individui in tutto il mondo. Nonostante la sua alta prevalenza, gli esperti affermano che il disturbo è scarsamente compreso, sottodiagnosticato e sottofinanziato. Il Mood Disorder Questionnaire (Mdq), sviluppato nel 2000, può essere utilizzato dalle cure primarie e da altri medici per valutare la BD. Il questionario autosomministrato aggiornato chiede ai pazienti quali sono i sintomi maniacali e ipomaniacali e se qualche parente di sangue aveva una "malattia maniaco-depressiva" o un "disturbo bipolare".