Le ossa delle persone con diabete nascondono una fragilità insidiosa che troppo spesso passa inosservata fino al momento della frattura. Un rischio poco visibile che la Sid ha voluto portare all’attenzione con una relazione di Panorama Diabete svoltosi a Riccione. Il diabete non colpisce solo pancreas, cuore, reni e vasi sanguigni, ma tesse la sua rete di complicanze fino allo scheletro, tanto da aver portato alla definizione di ‘osteopatia diabetica’. Un dato allarmante e non sempre noto: la fragilità ossea non è tipica solo della popolazione anziana con diabete di tipo2 ma interessa anche i giovani adulti con diabete di tipo1.
Le donne affette da malattie autoimmuni quali artrite reumatoide, lupus o sclerosi sistemica possono avere un tasso più elevato di morte correlata a malattie cardiovascolari rispetto agli uomini con analoghe patologie: lo rivela uno studio pubblicato di recente su Circulation: Cardiovascular Quality and Outcomes.
La British Society of Gastroenterology (Bsg) ha pubblicato nuove linee guida sulla sorveglianza del cancro del colon-retto per i pazienti con malattia infiammatoria intestinale (Ibd). Pubblicata sulla rivista BMJ Gut, la guida sostituisce le raccomandazioni del 2019 e riflette il più recente consenso basato sull'evidenza. La Bsg ha affermato che questi pazienti sono ad alto rischio di sviluppare e morire di cancro del colon-retto (Crc). Questo rischio persiste nonostante le terapie avanzate per le Ibd producano un migliore controllo dell'infiammazione, insieme a una migliore sorveglianza colonscopica e alla riduzione dei fattori di rischio ambientali.
Ci sono prove di una stretta associazione tra la durata del sonno e l'incidenza del diabete di tipo 2. In particolare, ogni aumento o diminuzione di un’ora di sonno si associa a un eccesso di rischio di diabete di tipo 2 del 9-14%. È stato uno degli argomenti al centro di Panorama Diabete, il congresso nazionale della Sid svoltosi a Riccione.
Una recente indagine ha rivelato una prevalenza di Bpco di poco inferiore all'8% nelle donne e al 6,5% negli uomini, ma le donne ammalate avevano maggiori probabilità di non aver mai fumato sigarette rispetto agli uomini con Bpco (26,5% contro poco più del 14%) e minori probabilità di utilizzare altri prodotti del tabacco.
La malattia oculare tiroidea (Ted) è una patologia autoimmune complessa che colpisce l’orbita oculare e i tessuti orbitari. Spesso sottodiagnosticata, viene a volte inizialmente confusa con altre condizioni legate alla tiroide (si presenta spesso in concomitanza con la malattia di Basedow-Graves, ma le due patologie sono clinicamente distinte), rendendo difficile un riconoscimento tempestivo. Il Mmg ha spesso un ruolo fondamentale nel riconoscere i primi segnali e indirizzare il paziente verso lo specialista. Ted è oggetto anche di una campagna che ha l’obiettivo di dare voce e identità alla malattia.
Un documento promosso dall’Istituto Nazionale per le Ricerche Cardiovascolari (Inrc) identifica l’ipovitaminosi D come fattore di rischio cardiovascolare modificabile. La carenza di vitamina D è associata a ipertensione, aterosclerosi e infarto. Gli esperti propongono un approccio clinico personalizzato alla supplementazione, superando il modello “one size fits all”.