L’indagine Aned sulla malattia renale cronica evidenzia come il supporto e la terapia nutrizionale siano in grado di ritardare la necessità di fare ricorso alla dialisi. Il 40% dei pazienti che ha aderito all’iniziativa considera le raccomandazioni alimentari efficaci quanto i farmaci, aprendo nuovi scenari nella gestione della patologia renale.
La sindrome metabolica è riscontro comune nei pazienti affetti da artrite psoriasica ed è un noto fattore di rischio per sintomi peggiori e scarsi risultati del trattamento. Un recente studio ha cercato di esplorare il ruolo della sindrome in un insieme più precisamente definito di pazienti "difficili da trattare". E i risultati hanno indicato che la sindrome metabolica è fortemente predittiva di un fenotipo difficile da trattare.
Tra gli adulti con emicrania episodica, il digiuno per 5 o 6 ore al giorno è stato collegato al 49% in più di probabilità di sperimentare un mal di testa nello stesso giorno rispetto a quelli che digiunano per un periodo inferiore, secondo i dati di una presentazione di un poster al congresso annuale dell’American Headache Society.
Nuove e significative linee guida per la gestione del diabete di tipo 2 e del prediabete, pubblicate dall'American College of Lifestyle Medicine (Aclm), stanno ridefinendo l'approccio alla cura, spostando l'attenzione dal mero trattamento farmacologico all'integrazione profonda di interventi sullo stile di vita. L'obiettivo è "migliorare alcuni dei comportamenti salutari raccomandati da tutte le principali autorità e società mediche".
AbbVie, in collaborazione con Amici Italia Ets e Ig-Ibd, lancia una campagna realizzata con il contributo dei pazienti che affrontano ogni giorno questa malattia. Portare allo scoperto il vissuto di questi pazienti per sensibilizzare il pubblico su questa patologia e sull’importanza di riconoscerne i sintomi principali sono gli obiettivi della campagna.
Un recente studio pubblicato su Diabetes Care ha rivelato un'allarmante correlazione: gli adulti affetti contemporaneamente da diabete di tipo 2 e ipertensione affrontano un rischio di mortalità per tutte le cause e cardiovascolare significativamente aumentato, il doppio rispetto a chi non presenta nessuna delle due o solo una. Questo è particolarmente rilevante, poiché entrambe le condizioni sono già tra le principali cause di mortalità globale.
Un recente studio internazionale promette di ridefinire la diagnosi della Bpco. Le attuali linee guida, che si basano principalmente sulla spirometria, potrebbero non identificare tutti gli individui a rischio. La ricerca, che ha coinvolto due ampie coorti longitudinali – la Genetic Epidemiology of Copd (CopdGene) con oltre 10.300 partecipanti e la Canadian Cohort Obstructive Lung Disease (CanCold) con oltre 1.500 partecipanti – propone un nuovo schema diagnostico multidimensionale.