La carenza di micronutrienti, con riduzione dei livelli ottimali di vitamine e minerali essenziali per l’organismo, è un riscontro comune nelle persone con diabete di tipo 2: lo afferma un'analisi pubblicata su BMJ Nutrition Prevention & Health. Nel complesso, la mancanza di vitamina D è il micronutriente “mancante” più comune, indicano i risultati, con le donne che corrono un rischio maggiore rispetto agli uomini di queste carenze, soprannominate “fame nascosta”.
Le comunità esposte all'acqua potabile contaminata da sostanze chimiche note come sostanze per- e polifluoroalchiliche (Pfas) sperimentano un'incidenza fino al 33% superiore di alcuni tumori, secondo una nuova ricerca della Keck School of Medicine dell'USC. Lo studio, pubblicato sul Journal of Exposure Science & Environmental Epidemiology, è il primo a esaminare il legame tra cancro e contaminazione da Pfas dell'acqua potabile negli Stati Uniti.
L’introduzione di algoritmi di apprendimento automatico (machine learning, ML) potrebbe migliorare la capacità di predire la prognosi nei pazienti con defibrillatori impiantabili (implantable cardioverter-defibrillators, ICD). In uno studio su 12.043 pazienti della Veterans Health Administration e 1.394 pazienti di un registro clinico indipendente, l’algoritmo RF-SLAM (Random Forest for Survival, Longitudinal, and Multivariate) ha mostrato un’elevata accuratezza.
Nel panorama sempre più complesso della medicina cardiovascolare, il legame tra diabete e patologie cardiache rappresenta una delle sfide più significative per i clinici di oggi. Le nuove evidenze hanno stimolato l’organizzazione del Meeting Sid, “Update of the 2023 ESC Guidelines for the management of cardiovascular disease in patient with diabetes: toward a cardio-metabolic-renal approach” svoltosi di recente a Roma. Incontro che esplora i nuovi studi e rappresenta un dinamico cambio di paradigma nella gestione integrata del paziente, dove la prevenzione cardiovascolare diventa parte inscindibile della cura del diabete fin dalla diagnosi.
Uno studio danese che ha coinvolto 127.092 individui con diabete di tipo 2 ha rilevato tassi di malattie cardiovascolari significativamente più elevati a partire da 30 anni prima della diagnosi di diabete, con odds ratio che vanno da 2.18 a 2.96 rispetto ai controlli abbinati. L'elevato rischio cardiovascolare persisteva dopo la diagnosi di diabete (HR 2.20).
La US Preventive Services Task Force (USPSTF) ha commissionato una revisione sistematica per valutare le prove relative a benefici e danni dello screening per l’osteoporosi per prevenire le fratture negli adulti di età pari o superiore a 40 anni senza diagnosi nota di osteoporosi o storia di fratture da fragilità. La raccomandazione del 2024 invita a sottoporre a screening i soggetti ad aumentato rischio di frattura osteoporotica come stimato dalla valutazione del rischio clinico. Inoltre, il test di screening per le donne in post-menopausa, sia giovani che anziane, nella dichiarazione del 2024 è più specifica e definisce lo screening come test della densità minerale ossea (Bmd) centrale (femore o colonna vertebrale) con DXA con o senza valutazione del rischio di frattura.
La Società italiana di Cardiologia (Sic) ha firmato un documento di consenso sull’impiego dell’Intelligenza artificiale (Ai) in cardiologia, sottolineandone l’utilità nella diagnosi precoce di malattie come, per esempio, l’ipertensione o lo scompenso cardiaco e l’impiego per una valutazione più accurata di elettrocardiogrammi ed ecocardiogrammi, ma anche di risonanze magnetiche e Tac, così da diagnosticare e monitorare meglio i pazienti.