Soffrire di l'ipertensione supina, indipendentemente dal riscontro di ipertensione in posizione seduta o di ipertensione trattata, si associa a un aumento del rischio di esiti cardiovascolari avversi. Lo rivela una recente analisi prospettica condotta utilizzando i dati dello studio Aric, e pubblicata su Jama Cardiology. Gli autori affermano che “data la semplicità di eseguire una misurazione della pressione arteriosa supina in clinica e l'opportunità di rilevare l'ipertensione occulta, l'ipertensione supina merita una maggiore attenzione".
Che provenga da fonti alimentari o che sia assunto sotto forma di integratori la supplementazione di questo minerale fondamentale per l’organismo è stata costantemente associata a un ridotto rischio di cancro del colon-retto (Crc) nei pazienti che non ne assumono abbastanza, secondo uno studio di coorte di lunga durata pubblicato su Jama Network Open.
Nel corso dell’evento “Le donne verso un cuore consapevole” organizzato da Daiichi Sankyo Italia a Milano, nella sede dell’Unione Femminile Nazionale, si è svolto un confronto tra esperti italiani sulle differenze di genere nelle patologie cardiovascolari, sul ruolo della prevenzione mirata e dell’innovazione digitale, affinché la salute delle donne sia riconosciuta come fondamentale investimento sociale ed economico, e la medicina di genere diventi obiettivo strategico della sanità pubblica italiana.
In uno studio di coorte basato sulla popolazione che ha coinvolto adolescenti di età compresa tra 16 e 19 anni, una pressione arteriosa diastolica di 80 mmHg o superiore è stata associata a un rischio maggiore di ictus in giovane età dal 28% al 38% rispetto a una pressione arteriosa diastolica inferiore a 70 mm Hg. Questi risultati supportano la gestione routinaria della pressione tra gli adolescenti per migliorare la salute cardiovascolare.
Il cortisolo, spesso indicato come "ormone dello stress", è molto più di questo. Il suo rilascio segue un ritmo circadiano ben orchestrato, che raggiunge il picco nelle prime ore del mattino prima di diminuire durante il giorno, il che è fondamentale per l'omeostasi fisiologica. Per anni, è stato ampiamente accettato che il risveglio innesca uno stimolo per il rilascio di cortisolo, noto come risposta al risveglio del cortisolo (Car). Questo concetto ha anche guidato la ricerca su condizioni come il disturbo da stress post-traumatico, la depressione, l'obesità e la sindrome da stanchezza cronica. Tuttavia, studi precedenti utilizzavano campioni di saliva post-risveglio piuttosto che misurazioni prima del risveglio, cosa che potrebbe essere una limitazione nella studio della dinamica della secrezione di cortisolo intorno all'ora di veglia.
La tosse cronica rimane un motivo comune per la consultazione in pneumologia post-Covid. Ma cosa sappiamo davvero di questa condizione, ormai a 5 anni dall'inizio della pandemia? Questo argomento è stato discusso al recente Congrès de Pneumologie de Langue Française tenutosi a Marsiglia.
Secondo una ricerca pubblicata sull'European Heart Journal, il rischio di essere ricoverate in ospedale con malattie cardiache è due volte più alto l'anno successivo al parto per le madri di gemelli rispetto a quelle di nati singoli. Il rischio è ancora più elevato nelle madri di gemelli che hanno avuto un problema di pressione alta durante la gravidanza.