La pubblicazione dell'Atto di Indirizzo per il contratto 2019 - 2021 della Medicina Generale non trova consensi unanimi tra i sindacati di categoria. Fimmg, apprezza e chiede una rapida approvazione del Governo e della calendarizzazione da parte della SISAC. Per Snami, le linee proposte sono un viatico per il depauperamento progressivo della MG. Secondo Smi, l'Atto non recepisce nulla di quanto chiesto ripetutamente dalla categoria in questi ultimi due anni.
A sostenere ciò è il segretario generale della Fimmg Silvestro Scotti durante una dichiarazione rilasciata all'Adnkronos Salute a latere della quinta edizione dell’Inventing for Life Health Summit. "Nell'ultimo contratto - spiega - è prevista la possibilità che la nostra attività libero professionale si possa svolgere attraverso il Mmg quale soggetto privato e l'azienda sanitaria pubblica da cui il Mmg dipende. Questo significa che il medico di famiglia può diventare il regolatore anche del cittadino nell'accesso sia al pubblico sia al privato. Il vero limite è che attualmente il privato offre soprattutto prestazioni, non presa in carico e cura", che spettano ai Mmg.
L'istituzione di una scuola di specializzazione in Medicina Generale, standardizzata in tutta Italia, è una necessità per rispondere alla crisi della medicina di prossimità a cui assistiamo. Questo il messaggio lanciato nell'ambito della conferenza 'Medicina Generale e Università. Quale futuro', svoltasi in Senato, organizzata dalla senatrice Anna Maria Fallucchi (FdI), con la collaborazione di ASSIMEFAC, a cui hanno partecipato esperti, sindacalisti e politici. "La Medicina Generale è destinata ad essere la specialità del futuro - ha avvisato Giuseppe Maso, past-presidente della SIICP - perché la maggioranza delle altre specialità sarà sostituita dalla tecnologia".
Il segretario nazionale Fismu, Francesco Esposito, propone di definire un calendario di proteste unitarie contro Governo e Regioni. Per Esposito si sta assistendo ad una vera e propria mortificazione dei medici che lavorano nella e per la sanità pubblica come i medici di medicina generale, costretti a sopportare il ritardo infinito del rinnovo dell'ACN per il triennio 2019 - 2021. Sulla sanità - dichiara - si ricorre sempre ai provvedimenti d'urgenza, manca la programmazione sul fabbisogno di personale e un piano organico di rilancio del Ssn".
Mentre continuano le critiche della maggior parte dei rappresentanti sindacali di categoria alla proposta reiterata da un emendamento al Milleproroghe, si leva una voce a favore che vede nel prolungamento dell'età pensionabile un'opportunità per i giovani Mmg. "Sembra un paradosso ma non lo è - ha infatti dichiarato il segretario generale Fimmg Silvestro Scotti all'Adnkronos, soprattutto per i medici in convenzione - non si toglie spazio a nuove generazioni, ma si aiuta a finanziare la previdenza".
Riceviamo e volentieri pubblichiamo alcune riflessioni di Michele Cristiani medico di medicina generale a Andria (BT) su quanto l’Ente propone in termini di fiscalità per permettere ai Mmg di restare in convenzione fino a 72 anni. Una proposta che Cristiani boccia con una controposta sottolineando che l’Enpam “chiede ai Mmg da un lato un impegno sociale e di aiuto al Ssn" accompagnato però da "un salasso di tasse attraverso il cumulo della pensione e le competenze della convenzione”.
Ad affermare ciò Enrico Zanalda, Presidente della Società Italiana di Psichiatria Forense che ha commentato i dati dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza delle professioni sanitarie e sociosanitarie da cui è emerso un aumento significativo delle aggressioni al personale sanitario, medici compresi. Nel 2022, infatti, si sono registrati ben 85 casi di atti di violenza rispetto ai 60 del 2021.