È quanto dichiarano in una nota il presidente della Fadoi, la società scientifica della Medicina Interna, Francesco Dentali e il Presidente della Fondazione Fadoi Dario Manfellotto in merito alle conclusioni dell’inchiesta sui primi mesi di pandemia della Procura di Bergamo. "Noi tutti, non solo i decisori - precisano - abbiamo agito in base a quel che scienza, coscienza e conoscenza fornivano in quei momenti drammatici”. Una posizione condivisa dalle varie categorie del comparto sanitario.

EvdA sottolinearlo è Francesco Esposito, segretario nazionale Fismu. Le reiterate richieste fatte dalla professione a Governo e Regioni sulla necessità di dare un segnale di cambiamento di rotta per la sanità pubblica e, in particolare, per la medicina del territorio sono state finora inevase. "L'unica risposta ricevuta al momento - dichiara Esposito - sono le ricorrenti  interviste giornalistiche su alcuni media che mal descrivono l’attività dei medici del territorio e i controlli dei NAS sulle presunte irregolarità negli studi dei Mmg”.

EvdSecondo una recente survey condotta dall’Anaao Assomed dal 30 gennaio al 10 febbraio 2023, più della metà tra medici e dirigenti sanitari è insoddisfatta delle condizioni del proprio lavoro e 1 su 4 anche della qualità della propria vita di relazione o familiare. Il malessere cresce con l’aumentare della anzianità di servizio e delle responsabilità.

I sindacati chiedono la convocazione urgente del nuovo Comitato Regionale per poter dare inizio alle trattative e per la stesura dell'Atto Programmatico Regionale preliminare all'AIR. Smi e Snami Veneto hanno spiegato la loro protesta in una missiva inviata al Presidente della Regione Veneto, all'Assessore alla Sanità della Regione, alle prefetture delle Provincie venete e alla commissione di garanzia per l'attuazione della legge sullo sciopero dei servizi pubblici essenziali.

“I medici ultra 70enni che hanno dato la loro disponibilità a restare in servizio, perché non hanno potuto  godere degli effetti del DL n. 198 del 29 dicembre 2022? A porre la domanda è l’Unione Medici Italiani (Umi), secondo cui il mancato rispetto della norma avrebbe già causato la perdita di altre centinaia di Mmg. “Neppure il Governo e tanto meno il Ministero della Salute - sottolinea il presidente Umi Francesco Falsetti - sono intervenuti a richiamare le Regioni e le Aziende all’applicazione della normativa voluta dallo stesso Governo”.

"La mancata applicazione di quanto previsto in materia di compilazione del Piano Terapeutico da parte dei medici di medicina generale sul territorio sta provocando disagi ai pazienti". L'Associazione Italiana Diabetici (Fand) invita Fimmg e Simg a vigilare sui propri iscritti e chiede ad Aifa di valutare se eliminare la procedura che, nel caso del diabete, costringe il medico di famiglia a compilare il Piano Terapeutico, uniformando la nota 100 a quanto avviene per altri farmaci.

EvdA sottolinearlo è la segreteria nazionale dello Smi, riunita a Milano, che chiede maggiori risorse per l’ACN della Medicina Generale. Il sindacato sollecita la parte pubblica e il Parlamento a realizzare una forte sinergia tra il Pnrr e il rinnovo della convenzione dei Mmg perché “per la tenuta del Ssn occorrono più dei medici e meglio pagati”. Inoltre ricorda con preoccupazione lo stallo della contrattazione per l’Accordo Collettivo Nazionale (ACN)  di Medicina Generale del triennio 2019-2021.