É quanto auspica Pina Onotri segretario generale Smi, riconfermata alla guida del sindacato in occasione del V Congresso nazionale Smi svoltosi a Tivoli. Onotri chiede la riapertura dei tavoli di contrattazione nazionale e annuncia una nuova stagione di mobilitazione a difesa di una sanità pubblica ed universale e a difesa dei diritti dei medici. In una video dichiarazione, rilasciata a M.D. Digital, a latere dei lavori congressuali, ha ribadito inoltre la necessità che il lavoro dei medici di medicina generale sia maggiormente tutelato e svolto in sicurezza.
"L’atto di indirizzo per il CCNL 2019-2021 della Dirigenza medica e sanitaria tanto atteso e appena pubblicato non sembra riflettere il contesto di emergenza in cui versa la sanità pubblica e il lavoro dei professionisti al suo interno. Non si vedono, infatti, - commenta il Segretario Nazionale Anaao Assomed Pierino Di Silverio - idee innovative per contrastare la 'contingente carenza di personale medico', mancano gli interventi a livello economico e operativo, che pure si riconoscono necessari, al fine di garantire la continuità e la qualità dei servizi e limitare, per quanto possibile, le esternalizzazioni".
“Sarà una stagione anomala per la presenza del Covid e dell’influenza, ma i medici di famiglia sono pronti, sia nella diagnostica, sia nelle vaccinazioni, a questa situazione, aggravata anche dall’abbattimento delle protezioni. Va iniziata subito la vaccinazione con particolare cura per i fragili”. Questa la dichiarazione di Pier Luigi Bartoletti vice segretario nazionale vicario Fimmg a margine del convegno: 'La vaccinazione nei soggetti fragili che si è tenuto di recente presso la Regione Lazio'.
Pubblicato il decreto che riforma le prove di accesso messo a punto dal Ministro uscente dell'Università Cristina Messa. Per il prossimo anno accademico, 2023/2024, l'ammissione ai corsi di laurea di Medicina avverrà dopo il superamento della prova d'esame "TOLC" (Test OnLine Cisia), ripetibile più volte. Il decreto ha previsto che ci siano 2 sessioni di svolgimento; per il 2023 le sessioni sono fissate ad aprile e luglio.
"Tale approvazione segna un momento storico" ha tenuto a sottolineare il segretario nazionale Settore Fimmg INPS Alfredo Petrone: "Finalmente è al capolinea la lunga storia di contratti annuali in assenza di tutele dei Medici convenzionati INPS addetti alle funzioni relative all’invalidità civile e alle attività medico legali in materia previdenziale e assistenziale affidate all’Istituto che vi potrà adempiere con più efficacia”.
I medici della medicina convenzionata sono tuttora privi di tutele, come invece previsto in altri paesi europei. Non sono bastati i circa 400 medici di famiglia deceduti per far estendere le tutele sul lavoro al contagio da virus e farlo rientrare nei casi d’infortunio sul lavoro. Motivo per cui Pina Onotri, segretario generale dello Smi, dice di essere in piena sintonia con la richiesta del presidente dell'Inail sulla necessità "che l’infortunio sul lavoro debba essere ampliato ai medici di medicina generale e liberi professionisti e ad altre categorie di lavoratori attualmente senza questa tutela".
A lanciarlo è stato il presidente della FNOMCeO, Filippo Anelli. "Riponevamo le nostre speranze nell’attesa riforma della Medicina Generale - spiega - ma è rimasta prima ferma al palo e ora orfana del precedente Governo. In un’ipotesi di riforma, non possiamo non condividere l’auspicio lanciato da Fratelli D’Italia, tramite il suo responsabile sanità, di una valorizzazione della prossimità e del rapporto di fiducia tra professionisti e cittadini, che rappresentano i valori fondanti della Medicina Generale”.