EvdÈ quanto ha comunicato la FNOMCeO che ha elaborato gli ultimi dati sui medici e odontoiatri sospesi dagli Albi per non essersi vaccinati contro il Covid. Si tratterebbe per lo più di medici che non operano in strutture pubbliche, la maggior parte è libero professionista. Ma il presidente della FNOMCeO, Filippo Anelli, rassicura: "Far tornare i medici non vaccinati al lavoro in questa fase pandemica non è rischioso".

EvdLa burocrazia è un peso che coinvolge tutta la professione medica. Un medico su due lamenta il peso del carico burocratico e il 91% accusa uno scarso equilibrio tra vita e lavoro. Ma a vivere la frustrazione maggiore sono i medici di famiglia. Infatti se il 72% degli specialisti si dichiara soddisfatto dal proprio lavoro, lo stesso non vale per i Mmg: solo 3 su 7 si dicono appagati dalla professione. Tra le cause di questo malcontento, il carico burocratico è ritenuto il fattore meno soddisfacente da più della metà dei Mmg. È quanto rileva l’indagine, svolta  nel periodo di luglio-agosto 2022, da MioDottore su di un campione significativo di medici, specialisti e Mmg.

Anaao-Assomed, Cimo-Fesmed e Aaroi-Emac invitano il nuovo Governo a disegnare una nuova filiera della salute che parta dai bisogni del paziente e dalle esigenze del personale sanitario. Motivo per cui denunciano che l'attuale riforma del territorio, su cui i riflettori sono ben puntati, appare del tutto sganciata dall’organizzazione degli ospedali, non superando quell’impostazione a silos del Ssn che in questi ultimi anni ha mostrato tutti i suoi limiti. Una riforma, quindi, che "non sembra essere in grado di risolvere il cronico", è insostenibile poiché riversa sul sistema ospedaliero, allo stremo, i bisogni di salute che la sanità territoriale non riesce a garantire.

A Treviso è sorto il servizio privato “Centri prime cure” dove i cittadini rimasti sfortunatamente senza Mmg, ne mancano quasi 70,  si possono rivolgere, pagando 20 euro a visita. Ma la Regione dice di non saperne nulla. “Il caos regna sovrano quando la politica rimane sorda alle richieste dei cittadini - denuncia Liliana Lora, segretario regionale Veneto dello Smi -. Questo disegno di privatizzazione della sanità e dell’assistenza primaria deve essere bloccato".

La goccia che ha fatto 'traboccare il vaso' è stato il documento regionale sulle linee guida interpretative legate all'accordo siglato con gli stessi sindacati nel luglio scorso per regolare i rapporti con i medici d'emergenza e il loro aiuto nei Pronto soccorso. Un documento di cui Fimmg e Snami chiedono il ritiro perché "in aperto e macroscopico contrasto con quanto sottoscritto nell'intesa relativa all'emergenza sanitaria territoriale".

EvdAlla domanda risponde positivamente la Fimmg che ha apprezzato la roadmap tracciata dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sull’esigenza di valorizzare la prossimità e riportare la sanità verso i territori. Un apprezzamento rafforzato dalla nomina di Maria Teresa Bellucci a vice ministro al Lavoro e alle Politiche Sociali e di Marcello Gemmato, nominato sottosegretario alla Salute con cui il sindacato ha già avuto modo di dialogare, in modo, "estremamente costruttivo - precisa il segretario generale della Fimmg - su questioni di grande importanza" tra cui la riforma della sanità e la valorizzazione della professione di Mmg.

A sottolinearlo è la Simg, informando che è già partito il nuovo progetto di formazione dei Mmg sulle malattie infettive. Progetto in sui si darà paricolare attenzione a Covid-19, HCV, Epatite Delta e HIV. Tutto ciò avverrà in sinergia con le istituzioni e con gli infettivologi in vista delle nuove ondate di SARS-CoV-2, che avranno un minore impatto clinico, ma non inferiore rilievo epidemiologico.