“Impugniamo la circolare regionale inerente alla distribuzione degli ausili diabetici poiché la doverosa proroga del termine di avvio delle nuove modalità prescrittive impone la convocazione preliminare del Comitato Permeante Regionale (CPR)  previsto  dall’accordo collettivo nazionale” così in una nota dell’intersindacale Medici della Puglia  Snami – Smi – Cgil Medici– SIMeT.

Questa affermazione è del Presidente della Federazione Cimo-Fesmed Guido Quici che precisa: "In 10 anni  il salario accessorio dei medici dipendenti del Ssn è stato falcidiato, persi in media 15 mila euro a testa. Va benissimo pensare alle riforme strutturali del Servizio Sanitario Nazionale, ma se non si mette mano anche a questo tema sarà impossibile colmare la carenza di personale".

A pensarla così è Italo Farnetani, professore ordinario di Pediatria dell'università Ludes-United Campus of Malta e storico della Medicina. In una dichiarazione all'Adnkronos Salute ha sottolineato quanto i distretti sociosanitari, attraverso la presenza dei medici di comunità al loro interno, avrebbero potuto garantire, nella situazione emergenziale pandemica, una più tempestiva assistenza sanitaria e una velocità di risposta.

EvdDopo Fismu anche Fimmg e Fimp lanciano l'allarme: "Il certificato di compatibilità alla didattica integrata è una nuova spada di Damocle che incombe sull’assistenza sanitaria ai cittadini erogata dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, un pasticcio burocratico che rischia di scaricare sui medici un ulteriore carico di adempimenti a causa di una certificazione incomprensibile nella ratio quanto nella sua attuazione pratica". Motivo per cui i sindacati chiedono alle autorità competenti di rivedere il testo del comma 4 dell'articolo 9 DL 24 marzo 2022 che introduce tale certificazione e le sue modalità prescrittive.

EvdIl ministro della Salute, nel suo recente intervento al Question time alla Camera, ha informato sulle iniziative per un'adeguata diffusione dei farmaci antivirali, che risultano sottoutilizzati, per il trattamento di Covid-19, anche avvalendosi della rete delle farmacie territoriali e dei medici di medicina generale. A tale riguardo ha dichiarato: "La Cts dell'Aifa ha cominciato a lavorare nella direzione di consentire, attraverso i medici di medicina generale, un accesso più diretto agli antivirali".

Sono i medici di famiglia a intercettare il bisogno fra i propri utenti e segnalarlo alla "psicologa di cure primarie". È poi la professionista stessa a fissare direttamente gli appuntamenti per una prima consultazione. Questo nuovo percorso sperimentale di consultazione  psicologica, introdotto dall’Ausl Romagna e sviluppato in nove Case della Comunità, sta dando buoni risultati.