"L’assenza del Ministro Speranza all’incontro del 2 marzo  è stato un brutto segnale. La mobilitazione dei medici continuerà  fino a quando non avremmo un impegno politico formale da parte del governo. Siamo preoccupati e arrabbiati". A sottolineare ciò una nota congiunta del Sindacato Medici Italiani (Smi) e  Sindacato Italiano Medici del Territorio (Simet), all’indomani dello sciopero del 1 e 2  marzo dei medici dell’ area convenzionata di tutto il Paese.

A ricordarlo è il presidente dell'Ordine dei Medici di Firenze Pietro Dattolo che aggiunge: "Dopo l'allarme che abbiamo lanciato sulla mancanza di personale medico, la Regione Toscana si è detta disposta a fare nuove assunzioni. Ma il nodo è a Roma, il governo deve sbloccare i fondi per la sanità della Regione”. Inoltre Dattolo ricorda che il grande tema della sanità Covid e post Covi non è solo "cemento o cambio di stato giuridico dei Mmg: ne conosciamo poi i costi reali? Inoltre gli stessi medici dipendenti ormai mal sopportano catene di comando spesso inadeguate e vincoli organizzativi non privi di forme impositive".

"Nei prossimi tre anni, nel Lazio, si preannuncia un buco da 1.200 medici di famiglia, ai quali si sommano altri 186 medici che non possono essere impiegati perchè la graduatoria, dopo quasi due anni, non è stata pubblicata dall'assessorato alla Sanità". Questo è quanto ha dichiarato, in una intervista all'agenzia Dire, il vicepresidente dell'OMCeO di Roma e provincia.

A chiederle sono Fismu e Umi Lombardia secondo cui i compiti " impropri" gestiti dai medici di famiglia e le inefficcienze del sistema sanitario regionale hanno messo a dura prova la relazione con i  pazienti. Motivo per cui si esige dalla Regione Lombardia un intervento a tutela di tale rapporto che possa esonerare i Mmg da ogni eventuale responsabilità.

"Dopo problematiche e tensioni pluriennali finalmente si sono poste le basi per rientrare verso il rispetto delle regole di ingaggio e la tutela delle diverse figure professionali dei rispettivi accordi di lavoro. Ci si aspetta un sostanziale miglioramento delle condizioni di lavoro che consenta il rientro di parte degli organici persi e maggiore attrattività per nuovi professionisti. Così commenta, in una nota, lo Snami.

Discutere dell’aumento delle tariffe dell’energia per definire la possibilità per i medici di medicina generale di accedere alle facilitazioni fiscali o tariffarie a cui attingono altre categorie di lavoratori autonomi. È questo in strettissima sintesi il tema per il quale Fimmg ha chiesto un incontro al Ministro dell’Economia e delle Finanze, al Ministro della Salute e al Ministro dello Sviluppo Economico.

Un coro unanime di protesta si leva dai rappresentanti di categoria fino al movimento delle Coccarde Gialle contro le reiterate affermazioni dell’assessore al Welfare, Letizia Moratti secondo cui non esiste una carenza di Mmg sul territorio, perché "si tratta piuttosto un problema organizzativo dovuto al fatto che i medici non lavorano a sufficienza". Un concetto già espresso dall'assessore e nuovamente ribadito durante l'inaugurazione della Casa della Comunità di Borgo Palazzo, a Bergamo.