EvdDalle analisi emerge un dimensionamento dell’offerta sociosanitaria per la presa in carico di soggetti con dipendenza da stupefacenti e/o alcol, con una forte variabilità regionale, sia in termini di personale dedicato, che di tipologia di figure professionali. Per la dipendenza da stupefacenti il Nord-Ovest ha il maggior organico in rapporto alla popolazione, agli utenti in carico, e in termini di ricorso al ricovero ospedaliero; per quella da alcol è invece il Nord-Est. Per tutte e due le forme di dipendenza il minor tasso di personale e di utenti in carico si registra nel Mezzogiorno.

Un nuovo studio solleva la possibilità che i lavori che richiedono frequenti elaborazioni spaziali, come individuare un percorso di taxi o il modo migliore per raggiungere un ospedale, potrebbero portare a tassi più bassi di mortalità per Alzheimer. I ricercatori del Mass General Brigham hanno studiato questa possibilità utilizzando i dati nazionali sulle occupazioni delle persone decedute per valutare il rischio di morte per malattia di Alzheimer in 443 professioni.

EvdUn team di scienziati coordinati dall’Università Statale di Milano ha osservato “in vivo”, grazie a tecniche di imaging avanzate, la migrazione delle cellule tumorali nei tessuti viventi, rivelando il meccanismo con cui si spostano all’interno del corpo. Lo studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Science (Pnas) sarà cruciale per identificare nuove strategie di intervento sulle metastasi.

In uno studio pubblicato su Gut Microbes Reports, i ricercatori della Tulane University School of Medicine hanno scoperto che i soggetti che seguono una dieta mediterranea sviluppano modelli di batteri intestinali nettamente diversi rispetto a quelli che seguono una tipica dieta occidentale. Questi cambiamenti batterici sono correlati a una migliore memoria e prestazioni cognitive.

EvdUna nuova ricerca dell'Università di Medicina e Scienze della Salute Rcsi ha spiegato come l'orologio interno del corpo influenza il processo infiammatorio del sistema immunitario. I risultati descrivono come le cellule immunitarie, i macrofagi, funzionano in modo diverso in vari momenti della giornata e potrebbero aprire la strada a trattamenti mirati nel tempo per malattie infiammatorie come l'artrite.

EvdLe persone con diagnosi di diabete di tipo 2 in giovane età hanno un rischio maggiore di sviluppare la demenza rispetto a quelle diagnosticate più tardi nella vita, secondo uno studio condotto dai ricercatori del NYU Rory Meyers College of Nursing. I risultati, pubblicati su Plos One, mostrano che l'aumento del rischio è particolarmente pronunciato tra gli adulti con obesità.

Daniela Cesana e Alessio Cantore hanno presentato due progetti, rispettivamente per approfondire l'impatto, la sicurezza e l'efficacia della terapia genica attraverso le “firme” del Dna circolante e per approfondire la biologia delle cellule del fegato per sfruttarle nel campo della terapia genica.