I ricercatori della Cleveland Clinic hanno identificato un microbioma renale che svolge un ruolo sia nella salute dei reni che nella formazione di calcoli renali. Condotto da Aaron Miller e José Agudelo, lo studio fornisce una forte evidenza che il tratto urinario non è sterile, con comunità batteriche presenti in natura anche in individui senza condizioni urologiche. I risultati, pubblicati su Nature Communications, hanno importanti implicazioni per la nefrologia, l'urologia e la gestione delle malattie infettive.
L'analisi Ecg basata sull'intelligenza artificiale può raggiungere un'elevata precisione, ma spesso fornisce risultati senza illustrare il suo ragionamento. Senza spiegazioni chiare, i medici esitano a fidarsi di questi strumenti. Per colmare questo divario, alcuni ricercatori stanno lavorando per rendere l'intelligenza artificiale più interpretabile.
I piani per vietare la pubblicità di cibo spazzatura alle fermate degli autobus e sui cartelloni pubblicitari per tutelare la salute pubblica sono ostacolati dalle pressioni dell'industria pubblicitaria: lo rivela un'inchiesta pubblicata dal British Medical Journal.
Sapere come il Dna umano cambia nel corso delle generazioni è essenziale per stimare i rischi di malattie genetiche e capire come ci siamo evoluti. Alcune delle regioni più mutevoli del nostro Dna sono fino ad ora risultate interdette ai ricercatori, ma ora l'utilizzo di più tecnologie di sequenziamento per analizzare la genetica di una famiglia di quattro generazioni ha permesso ai ricercatori di vedere come il Dna umano cambia nel tempo.
La malattia di Alzheimer (Ad) predomina nel sesso femminile in misura quasi doppia rispetto al tasso degli uomini. Prove crescenti negli adulti senza Ad indicano che le donne mostrano una maggiore deposizione di tau rispetto ai maschi della stessa età, in particolare nel contesto di elevati livelli di beta-amiloide (Aβ), ma l'evidenza delle differenze di sesso nei tassi di accumulo di tau è inconcludente.
Il ricercatore Paolo Sciattella del Centro di Studi Economici e Internazionali (Ceis) alla settima edizione del Cracking Cancer Forum di Bologna ha detto che “Un’analisi sul tumore della mammella mostra come i costi complessivi, legati a trattamento e gestione della patologia, siano superati dal valore prodotto in termini di aumento della sopravvivenza e delle guarigioni”.
L’obiettivo del progetto, finanziato con 5.3 milioni di euro dalle due Fondazioni e della durata di cinque anni, è mettere a punto una piattaforma che combini più approcci per massimizzare l’effetto terapeutico. Questo approccio genetico combinato si concentrerà su 3 malattie neuromuscolari ereditarie, ancora orfane di cura: la distrofia muscolare di Duchenne, l’atrofia muscolare spinale bulbare (o malattia di Kennedy) e la miopatia mitocondriale da mutazioni nel gene Polg.