EvdSapere come il Dna umano cambia nel corso delle generazioni è essenziale per stimare i rischi di malattie genetiche e capire come ci siamo evoluti. Alcune delle regioni più mutevoli del nostro Dna sono fino ad ora risultate interdette ai ricercatori, ma ora l'utilizzo di più tecnologie di sequenziamento per analizzare la genetica di una famiglia di quattro generazioni ha permesso ai ricercatori di vedere come il Dna umano cambia nel tempo.

EvdLa malattia di Alzheimer (Ad) predomina nel sesso femminile in misura quasi doppia rispetto al tasso degli uomini. Prove crescenti negli adulti senza Ad indicano che le donne mostrano una maggiore deposizione di tau rispetto ai maschi della stessa età, in particolare nel contesto di elevati livelli di beta-amiloide (Aβ), ma l'evidenza delle differenze di sesso nei tassi di accumulo di tau è inconcludente.

Il ricercatore Paolo Sciattella del Centro di Studi Economici e Internazionali (Ceis) alla settima edizione del Cracking Cancer Forum di Bologna ha detto che “Un’analisi sul tumore della mammella mostra come i costi complessivi, legati a trattamento e gestione della patologia, siano superati dal valore prodotto in termini di aumento della sopravvivenza e delle guarigioni”.

L’obiettivo del progetto, finanziato con 5.3 milioni di euro dalle due Fondazioni e della durata di cinque anni, è mettere a punto una piattaforma che combini più approcci per massimizzare l’effetto terapeutico. Questo approccio genetico combinato si concentrerà su 3 malattie neuromuscolari ereditarie, ancora orfane di cura: la distrofia muscolare di Duchenne, l’atrofia muscolare spinale bulbare (o malattia di Kennedy) e la miopatia mitocondriale da mutazioni nel gene Polg.

EvdUn’indagine di Iqvia Italia, leader mondiale nei dati sanitari e farmaceutici, fotografa lo scenario attuale italiano sulla malattia di Parkinson. Sono oltre 310.000 i pazienti che ne soffrono con una crescita delle diagnosi in età lavorativa e un’evoluzione nelle scelte terapeutiche.

EvdL'American Medical Association (Ama) ha condotto un sondaggio per ottenere dati di base sulle opinioni dei medici sull'Ia nell'assistenza sanitaria. Un sondaggio di follow-up condotto nell'autunno del 2024 ha valutato i cambiamenti nei sentimenti dei medici, con l'obiettivo di catturare le loro opinioni sul crescente uso dell'intelligenza artificiale nell'assistenza sanitaria e sulle esigenze che potrebbe aiutare a soddisfare. Un numero crescente di medici è entusiasta riguardo all'uso dell'intelligenza artificiale nell'assistenza sanitaria. A ciò fa però da contraltare lo scetticismo di molti pazienti, che esternano preoccupazione circa l’uso responsabile dell’Ia.