Il monito viene dall’Osservatorio Innovazione di Motore Sanità che ha promosso un incontro aperto a tutti gli attori di sistema, in cui si sono sottolineati i rischi del sottofinanziamento della sanità pubblica nella nuova legge di Bilancio. Enrico Rossi, già Presidente Regione Toscana, durante l'incontro ha precisato: “L’analisi della Corte dei Conti, che solitamente non è tenera con gli eccessi della spesa pubblica, dice apertamente che, dopo la parentesi del triennio Covid, l’attuale legge di Bilancio 2023 per i prossimi anni segna l'inizio di una fase di rientro nel rapporto tra spesa sanitaria e Pil, che ricolloca il nostro Paese al di sotto della media dei principali partner europei".

"In un Paese con un’età media di 45,9 anni ci dobbiamo occupare dei nostri anziani, dei pazienti fragili, assicurando loro continuità assistenziale sul territorio. Magari partendo dalle farmacie dei servizi e non dalle Case di Comunità”. A sottolineare ciò, durante la trasmissione Start su Sky TG24, è stato Giuseppe Milanese, presidente di Confcooperative. Secondo Milanese c'è la necessità di  costruire un sistema territoriale, basato su un’assistenza domiciliare reale, con reti che riuniscano i professionisti già esistenti: Mmg, farmacie dei servizi e cooperative socio-sanitarie.

EvdContinuano le critiche da parte dei sindacati medici alla nuova legge di Bilancio. Per Smi le misure previste provocano un salto all’indietro per medici e sanitari a causa della forte riduzione delle risorse previste per il comparto. Anche l'intersindacale dei medici dirigenti ribadisce la propria contrarietà: "poche briciole stanziate per il 2024 e non per tutti". Nel frattempo Fismu, dopo aver criticato la manovra, fa un appello a Governo e Parlamento: "Se davvero si vuole agire per la riduzione della pressione fiscale, si intervenga anche per i professionisti del Ssn, inserendo nella flat tax anche la quota capitaria Enpam al 15% e detassando la retribuzione di risultato e degli straordinari dei medici dirigenti.

Evd"Fra Piano della Cronicità (PNC) inattuato, Lea fermi al palo e rischio di autonomia differenziata, le disuguaglianze tra cittadini rischiano di acuirsi". Questo è quanto sottolinea, in sintesi, il XX Rapporto nazionale sulle politiche della cronicità “Fermi al Piano” di Cittadinanzattiva. Il Rapporto mostra che le persone con patologia cronica e rara ad oggi in Italia non sono ancora una vera e concreta priorità per le politiche pubbliche sociosanitarie e che bisogna rafforzare la medicina del territorio anche con l’utilizzo di tecnologie digitali per presa in carico e monitoraggio a distanza dei pazienti, ma al contempo è da rinsaldare la cultura dell’interazione e la collaborazione tra i professionisti sanitari, nel rispetto di ruoli e competenze.

Ha preso il via ormai in tutta Italia la campagna d’immunizzazione contro l’influenza stagionale, ma fino ad ora solo un over 65 su 3 (vale a dire il 31%) ha ricevuto il vaccino. La media risulta più alta al Sud, dove i vaccinati raggiungono il 44% del totale, mentre resta più bassa nelle regioni del Centro, dove si è vaccinato soltanto un anziano su 5 (20%). A rilevare ciò un sondaggio Ipsos.