Un'iniziativa, organizzata dall'OMCeO di Firenze e dalla Fondazione Stensen, ha preso spunto dalla proiezione del docufilm “C'era una volta in Italia - Giacarta sta arrivando” per una riflessione sulla crisi del Servizio Sanitario pubblico e sulle problematiche legate alla chiusura dei piccoli ospedali, tema di particolare attualità e interesse alla luce del Pnrr e dei servizi offerti alla popolazione.
La Regione Veneto utilizza un algoritmo quale griglia di scelta preordinata per le tempistiche dello svolgimento delle indagini diagnostiche prescritte dai medici. Su tale questione è intervenuto lo Smi che, in attesa dei rilievi del Garante della Privacy per verificare la conformità della normativa, tiene a precisare: "la priorità espressa sulle richieste di indagini cliniche è parte dell'atto medico in sé e non può essere guidata e compressa in un algoritmo, perché esprime la valutazione del professionista, basata su criteri clinici, sulla necessità della tempistica di esecuzione di quella precisa indagine per quel paziente specifico".
Secondo le analisi della Corte dei Conti, nel biennio 2020-2021, la spesa sanitaria è aumentata soprattutto in virtù degli effetti pandemici. L’Italia continua, tuttavia, a spendere meno dei partner europei, pur reggendo il confronto nell’efficienza. Le maggiori risorse impiegate nella sanità hanno interrotto il trend decennale di contenimento della spesa nel settore, con prospettive di ritorno ai livelli pre-pandemia, ma sono ancora ampi i divari tra le Regioni.
Dal Nord al Sud mancano medici, sia di famiglia sia ospedalieri, ma anche infermieri e pediatri. In particolare, nelle zone periferiche e ultraperiferiche delle aree interne è evidente la cosiddetta desertificazione sanitaria, ossia territori in cui le persone hanno difficoltà ad accedere alle cure a causa, ad esempio, dei lunghi tempi di attesa, della scarsità di personale sanitario o delle ampie distanze dal punto di erogazione delle cure. Sono questi alcuni dati emersi dal Report presentato di recente da Cittadinanzattiva, nel corso dell’evento “Bisogni di salute nelle aree interne, tra desertificazione sanitaria e Pnrr”, svoltosi a Roma.
"Occorre operare affinché quel presidio insostituibile di unità del Paese rappresentato dal Servizio Sanitario Nazionale si rafforzi, ponendo sempre più al centro la persona e i suoi bisogni concreti, nel territorio in cui vive”. Questo è uno uno dei passaggi cruciali del discorso di fine d'anno del Presidente della Repubblica che il Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri (CIPOMO) ha deciso di esporre all’ingresso di tutte le Unità Operative di Oncologia.