La profilassi antibiotica, pratica comunemente utilizzata nei bambini nati con malformazioni congenite dei reni e delle vie urinarie, riduce da un lato il rischio di infezioni urinarie, ma dall’altro non modifica nel tempo il rischio del danno renale. Anzi, al contrario aumenta le infezioni da germi aggressivi: per diminuire i rischi legati all’antibiotico-resistenza, l’utilizzo di questi farmaci deve essere limitato ai pazienti con infezioni ricorrenti. La pubblicazione dello studio su New England Journal of Medicine.

EvdIl Covid non fa più paura come prima, tuttavia occorre essere consapevoli che il virus continuerà a circolare e che si deve essere pronti ad assistere i soggetti infetti, soprattutto le popolazioni di pazienti fragili e defedati, affinché non vadano incontro a un’evoluzione della malattia, che metterebbe a rischio la loro salute e lo stesso funzionamento degli ospedali. Centrale il ruolo del medico di famiglia nella gestione della malattia.

Secondo i dati Istat del 2022, in Italia ci sono oltre 30 milioni di donne che, secondo le molte ricerche, risultano attente, informate e consapevoli riguardo alla propria salute soprattutto quando si parla di temi legati alla prevenzione e, in generale, sembrano avere stili di vita che proteggono dal rischio di ammalarsi. Ma ciò è altrettanto vero per quanto concerne i cambiamenti fisiologici che contraddistinguono le diverse fasi della loro vita, come ad esempio l’età fertile o il post menopausa?

Sospeso dall’Aifa in febbraio per la mancata dimostrazione di un beneficio clinico in termini di riduzione della mortalità e dei ricoveri ospedalieri (ma in assenza di particolari problemi di sicurezza collegati al trattamento) molnupiravir è stato recentemente oggetto di uno studio che ha portato a interessanti rivelazioni.

EvdSecondo uno studio di Dartmouth pubblicato su Science Advances, le persone con diabete tendono a mantenere livelli glicemici “più sani” nei mesi più caldi, da aprile a settembre. Un altro elemento emerso dallo studio è stato che le variazioni stagionali, in particolare i cambiamenti attorno alle festività principali, differivano sostanzialmente a seconda dell'età del paziente e del suo grado generale di controllo glicemico durante l'anno. Ciò sottolinea il fatto che il diabete è in gran parte una malattia autogestita e che i soggetti con meno esperienza nella gestione della propria malattia necessitano di ulteriore formazione e supporto durante le principali festività per evitare condizioni di iperglicemia.

Una condizione che impatta profondamente la sfera sociale e psicologia: i pazienti chiedono aiuto. La comunità scientifica, i pazienti e la politica si appellano alle istituzioni per costruire insieme un reale percorso di cura. La politica: “Serve maggiore consapevolezza delle istituzioni per supportare le famiglie nel gestire il peso e i costi della malattia, oggi a carico quasi esclusivamente di pazienti e caregiver”.