Sono oltre 3.5 milioni gli anziani che assumono 10 farmaci al giorno: un “rituale quotidiano” complesso da gestire che può comportare problemi di aderenza al trattamento, confusione tra le diverse medicine da assumere, rischio di eventi avversi o di ridotta efficacia della terapia dovuta a interazioni tra farmaci o tra questi e i nutrienti assunti con la dieta. Italia Longeva con la Società Italiana di Geriatria lancia un video-tutorial per un uso corretto e sicuro.
Un nuovo studio ha dimostrato tassi di ospedalizzazione più alti nei pazienti con malattia renale cronica (CKD) avanzata trattati con dialisi rispetto a quelli trattati con gestione conservativa, nei pazienti con velocità di filtrazione glomerulare stimata (eGFR) <25 ml/min/1.73 m2 e nella maggior parte dei gruppi razziali/etnici.
Per la prima volta tre studi ad alto impatto scientifico firmati da ricercatori clinici dell’Istituto Nazionale dei Tumori IRCCS di Milano dimostrano il ruolo centrale dell’immunoterapia preoperatoria come possibile nuova strategia da adottare quando è presente la firma molecolare denominata IFNAP. I tre studi rappresentano un esempio virtuoso di ricerca trasferibile nella pratica clinica, tanto da costituire un vero e proprio cambio di paradigma come confermato anche dalla European Society for Organ Transplantation, che includerà l’immunoterapia neoadiuvante nelle prossime Linee guida ESOT.
Continua il percorso lungo lo Stivale di “Psoriasi - Io la vivo sulla mia pelle, ma tu sai cosa vuole dire?” - promosso da Motore Sanità con l’obiettivo condividere le best practice di questa malattia infiammatoria della pelle, non contagiosa, autoimmune, genetica e recidiva. Solo in Italia – secondo le più recenti stime del CliCon Economics & Outcomes Research – ne soffrono 1.4 milioni di pazienti.
Le cadute negli anziani sono la causa di molte visite al pronto soccorso e ricoveri. I fattori di rischio sono molteplici, spesso legati a comorbilità o fragilità. Un fattore di rischio facilmente modificabile è la prescrizione di alcuni farmaci, compresi i trattamenti destinati ad abbassare la pressione arteriosa. Quando un paziente sta assumendo un trattamento che aumenta il rischio di caduta, si può prendere in considerazione la possibilità di sostituirlo o addirittura di interromperlo (deprescrizione), parallelamente a misure volte a ridurre il rischio di caduta (esercizi fisici, consigli sull'adattamento dell'ambiente, riduzione del consumo di alcol). La chiave è essere in grado di identificare le persone a rischio di caduta.
Lo scompenso cardiaco è spesso associato ad altre malattie del sistema cardio-nefro-metabolico: data la natura interconnessa di questi sistemi, il miglioramento di uno può portare effetti positivi in tutti gli altri. Per questi motivi si sono studiati gli effetti della classe degli inibitori selettivi del co-trasportatore renale di sodio e glucosio (SGLT2i), già indicati in pazienti con diabete di tipo 2, che hanno dimostrato attraverso numerosi studi RCT di garantire benefici aggiuntivi come la riduzione della pressione arteriosa e dei ricoveri per scompenso, il rallentamento del declino della funzionalità renale, la mortalità per tutte le cause.
L'agopuntura sta emergendo come potenziale terapia per vari tipi di dolore, perché non comporta la necessità di farmaci ed è considerata sicura. E una recente analisi ha dimostrato che la pratica può alleviare in modo significativo il dolore lombare e/o pelvico frequentemente sperimentato dalle donne durante la gravidanza.