Dai dati del 9 giugno emerge che nel mondo sono stati rilevati più di 1.000 casi di vaiolo delle scimmie. L'Oms teme che il virus si stia diffondendo al di fuori dell'Africa. Dopo le prime notizie improntate a un cauto ottimismo ora l'Organizzazione Mondiale della Sanità lancia l'allarme. Circa un mese dopo la comparsa del primo caso in Europa, più di 1.000 casi di vaiolo delle scimmie, zoonosi originaria dell'Africa con sintomi simili al vaiolo (ma meno grave), sono stati confermati in 29 paesi dove il virus non è endemico.
“Da un’analisi attenta del Centro Studi Senior Italia FederAnziani, prendendo in considerazione i dati ufficiali sui decessi per Covid degli anni 2020, 2021, 2022, con particolare riferimento agli ultimi due, si è arrivati alla conclusione che non c’è stata evidente e sostanziale riduzione dei decessi nonostante le massicce campagne di vaccinazione che hanno superato i 39 milioni di persone vaccinate in Italia con almeno tre dosi”, dichiara il Presidente Senior Italia FederAnziani Roberto Messina.
Hanno una elevata efficacia contro SARS-CoV-2, tuttavia i vaccini contro il Covid basati su mRNA sono associati a effetti negativi post-vaccinazione, come l'affaticamento. La domanda ora è: come si può evitare? In un nuovo studio pubblicato su PLOS Biology, un gruppo di ricercatori della Duke-NUS Medical School di Singapore riferisce di aver identificato, in campioni di sangue, caratteristiche molecolari distinte collegate ad una maggiore probabilità di affaticamento post-vaccinazione.
Secondo uno studio pubblicato su Blood Advances, le persone che soffrono di Covid lungo possono affrontare un rischio maggiore di trombosi. I ricercatori hanno anche rilevato che questa alterazione era quattro volte più probabile in coloro che avevano maggiori difficoltà all'esercizio fisico dopo l'infezione da Covid. Lo studio, il primo a segnalare un'associazione tra anomalie della coagulazione e ridotta capacità di esercizio nelle persone con Covid lungo, offre nuove importanti informazioni sui potenziali meccanismi alla base degli effetti a lungo termine del Covid.
I Paesi non endemici dove sono stati segnalati casi di vaiolo delle scimmie sono attualmente 27. I casi confermati in laboratorio sono 780 ma le indagini epidemiologiche sono in corso. Potrebbe trattarsi però di una cifra sottostimata, dato che i sistemi di monitoraggio sono ancora quasi ovunque da perfezionare. Ed è molto probabile che la cifra sia destinata a crescere nei prossimi giorni. La maggior parte dei casi segnalati finora è stata presentata attraverso servizi di salute sessuale o altri servizi sanitari in strutture sanitarie primarie o secondarie e ha coinvolto principalmente, ma non esclusivamente, uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM).
Il rischio di sviluppare una miocardite o altre patologie cardiache infiammatorie dopo la vaccinazione contro il Covid è sostanzialmente inferiore rispetto al rischio che si può correre dopo l'infezione da SARS-CoV-2. Lo rivela un'analisi delle cartelle cliniche elettroniche di 40 sistemi sanitari statunitensi.
Una recente indagine ha messo in luce che i soggetti adulti con declino cognitivo soggettivo (un indicatore precoce di una possibile malattia di Alzheimer o demenza) probabilmente avevano un gran numero di fattori di rischio modificabili per la demenza. Più di un adulto su tre di età pari o superiore a 45 anni (34.3%), che ha affermato di soffrire di confusione o perdita di memoria peggiore o più frequente, aveva almeno quattro degli otto fattori di rischio modificabili per la demenza, spiegano gli esperti del CDC's National Center for Chronic Disease Prevention and Health Promotion in Atlanta.