Essere giovane non rende immuni dagli effetti più gravi della Covid-19: lo sottolinea la revisione di un ampio database sanitario dalla quale emerge che una minoranza sostanziale di questi pazienti andava incontro a gravi esiti clinici. Circa il 3% degli adulti, di età compresa tra 18 e 34 anni, che sono stati ricoverati in ospedale con Covid-19 è morto, il 21% ha richiesto cure intensive e nel 10% dei casi è stato necessario il ricorso alla ventilazione meccanica.
Le possibili conseguenze del rinvio degli screening del cancro del colon-retto dovuto alla pandemia di Covid-19: i risultati di uno studio recente indicano che un ritardo di oltre 4-6 mesi porterebbe a un aumento dei casi di malattia diagnosticati a uno stadio avanzato; oltre i 12 mesi si arriverebbe anche a un aumento della mortalità.
I pazienti con Covid-19 e obesità hanno una carica virale più elevata e in questi soggetti il virus sembra persistere più a lungo. In occasione dell’European and International Congress on Obesity (ECOICO) 2020 sono stati presentati alcuni dati a conferma dell’affermazione.
Chi è carente di vitamina D potrebbe essere a maggior rischio di contrarre il nuovo coronavirus rispetto ai soggetti con livelli sufficienti: lo si legge in un nuovo studio retrospettivo pubblicato su JAMA Network Open. Dai risultati è, infatti, emerso che i individui con carenza di vitamina D non trattata avevano quasi il doppio delle probabilità di risultare positivi per Covid-19 rispetto ai loro coetanei con livelli adeguati di vitamina D.
Il Festival, ospitato dalla città di Latina venerdì 18 e sabato 19 settembre, per il quarto anno consecutivo affronta attraverso il linguaggio cinematografico le grandi tematiche sanitarie e sociali legate ai disturbi del peso, in eccesso o in difetto, e ai disturbi del comportamento alimentare per sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni rispetto a queste malattie, creando consapevolezza.
Un recente studio italiano ha evidenziato che la presenza di patologie neurologiche pregresse si associa sin dall’esordio a forme più gravi di Covid-19. I risultati hanno un rilevante significato in termini di salute pubblica poiché indicano che questi pazienti, soprattutto quando le patologie sono su base vascolare o degenerativa, devono essere attentamente sorvegliati.
L'American Academy of Sleep Medicine ha rilasciato un position statement nel quale si chiede l'eliminazione dell'ora legale, che favorirebbe l’insorgenza di conseguenze pericolose per la salute, se non addirittura fatali. Per il bene della salute pubblica, la comunità scientifica deve impegnarsi per garantire il passaggio a un ora standard permanente, ha commentato Nathaniel P. Watson, presidente dell'American Academy of Sleep Medicine.