È stato presentato all’Istituto Superiore di Sanità il volume sui numeri delle neoplasie, frutto della collaborazione tra AIOM, AIRTUM, Fondazione AIOM, PASSI, PASSI d’Argento e SIAPEC-IAP. I nuovi casi del 2020 sono 377mila, aumentati soprattutto nelle donne. Cresce l’incidenza di melanoma e pancreas in entrambi i sessi ed è evidente l’efficacia dello screening colo-rettale anche sulla sopravvivenza.
Si stima che l’asma grave sia responsabile del consumo di circa il 50% delle risorse dedicate all’asma e che tra i circa 300.000 asmatici gravi italiani più dell’80% soffra di altre comorbidità. Sono questi i dati da cui parte la campagna di sensibilizzazione “Dottore ho l’asma. È grave?” promossa da AAIITO, patrocinata da Federasma ed Allergie Onlus, in collaborazione con l’Associazione Asma Grave e Respiriamo insieme.
È stato pubblicato su Neurological Sciences uno studio dell'Università di Padova che mette in luce, per la prima volta, come l'infezione da SARS-CoV-2 può manifestarsi non solo tramite segni respiratori o sintomi mentali generalizzati, ma anche con segni neuropsicologici altamente specifici come l’agrafia e l’afasia di conduzione.
Una nuova ricerca presentata alla ESCMID Conference on Coronavirus Diseas ha confermato che gli uomini con Covid-19 hanno esiti peggiori rispetto alle donne, probabilmente legati al fatto che hanno livelli più elevati di infiammazione. I dati indicano che gli uomini hanno un rischio più alto del 62% di morte associata a Covid-19 rispetto alle donne, dopo aggiustamenti per vari fattori.
In Italia il controllo glicemico tra i pazienti con diabete di tipo 1 (T1D) è migliorato durante il blocco della pandemia: lo rivela uno studio italiano che ha incluso soggetti con diabete di tipo 1 che durante questo periodo avevano interrotto l’attività lavorativa.
Il super archivio STORM dei pazienti Covid-19, coordinato dall'Università di Milano-Bicocca in sinergia con l'ASST di Monza, alla base di una ricerca pubblicata su Science che suggerisce nuove prospettive per gli interventi terapeutici.
La riduzione del livello degli estrogeni associata alla menopausa è un fattore di rischio, ma uno studio condotto da un gruppo di ricercatrici del Cnr-Ibbc mette in luce che gli stessi ormoni, sin dalla prima fase dello sviluppo, potrebbero favorirne l’insorgenza. Gli estrogeni tendono infatti a sfavorire nelle donne l’utilizzo dell’ippocampo, la struttura cerebrale deputata alla formazione della memoria a lungo termine e all’orientamento spaziale.