Alcuni recenti dati sembrano suggerire che i bambini possono eliminare il virus SARS-CoV-2 anche se non sviluppano mai sintomi o per molto tempo dopo la scomparsa dei sintomi. Tuttavia sono ancora molte le domande in attesa di risposta sul ruolo della popolazione pediatrica come vettore della malattia.
Bisogna ora aggiungere l’enantema, ovvero un'eruzione cutanea localizzata alle mucose all'elenco sempre più lungo di sintomi che i pazienti ammalati di COVID-19 possono presentare. In particolare un gruppo di ricercatori spagnoli ha rilevato, in un piccolo gruppo di pazienti, la presenza di enantema orale in aggiunta all'eruzione cutanea esterna, che sembrava comparire circa 2 settimane dopo l'insorgenza dei sintomi.
È stato confermato il primo caso di reinfezione da SARS-CoV-2 e le differenze riscontrate nella sequenza genomica del virus confermano che non si tratta semplicemente di un'infezione prolungata. Il paziente è un uomo di 33 anni che potrebbe rappresentare il primo caso confermato di reinfezione.
In occasione dell’annuale congresso la Società Europea di Cardiologia (ESC) ha pubblicato le linee guida per il trattamento della sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento del tratto ST che riassumono e valutano le prove disponibili con l'obiettivo di assistere gli operatori sanitari nel proporre le migliori strategie di gestione per un singolo paziente con una determinata condizione, con l'obiettivo di facilitare il processo decisionale degli operatori sanitari nella loro pratica quotidiana. Fermo restando tuttavia che le decisioni finali riguardanti un singolo paziente devono essere prese dal professionista sanitario responsabile, in consultazione con il paziente e il caregiver, se del caso.
L’ipertensione arteriosa è nota essere uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari ed è per tale motivo che rappresenta una sfida importante in ambito sanitario sia nei paesi economicamente sviluppati sia in quelli in via di sviluppo. Se l’aderenza del paziente al trattamento farmacologico, elemento di fondamentale importanza nel successo dell’intervento terapeutico, non è ottimale può essere a causa di moltplici fattori, legati al paziente, al sistema sanitario, all’ambiente e anche all’inerzia del medico.
L’isolamento sociale dovuto alla pandemia da coronavirus ha portato ad un aumento di disturbi quali ansia e depressione, tanto che l’OMS parla di un’emergenza Covid-19 che riguarda anche la salute mentale.
Tenere conto delle differenze di genere per comprendere gli effetti del Covid-19 sui pazienti e immaginare percorsi di cura nell’ambito della medicina di precisione. In Italia uomini e donne vengono curati tutti allo stesso modo, ma i due sessi reagiscono in maniera diversa alle malattie e il Covid-19 è stato solo l'ultimo esempio. Dal confronto tra esperti è nato un documento di sintesi con 12 azioni da mettere in campo per potenziare la medicina di genere all'interno del Sistema Sanitario Nazionale. Il documento è stato inviato ai deputati delle commissioni Sanità di Camera e Senato.