Esiste una complessa relazione fra tiroide e fegato, in stato di salute e nella malattia. A questo complesso tema è stata dedicata una recente review pubblicata sul Journal of Endocrinological Investigation.
È accertata la diffusione del SARS-Cov-2 attraverso il muco e le goccioline espulse tossendo o starnutendo, ma non è chiaro se il virus sia in grado di diffondersi attraverso altri fluidi corporei, come per esempio le lacrime. A rispondere a questo dubbio è uno studio appena pubblicato su Ophthalmology che indica come improbabile che i pazienti infetti siano in grado di trasmettere il virus attraverso le lacrime.
Nei pazienti con Covid-19, il rilevamento del coronavirus mediante RT-PCR (Retro transcriptase-Polymerase chain reaction) consente di confermare rapidamente la diagnosi - generalmente entro 24 ore - e la sua scomparsa segnala un recupero virologico che può, inoltre, essere leggermente ritardato rispetto alla scomparsa dei sintomi della malattia.
Il virus influenza è in grado di provocare miocardite e chi ne soffre presenta un’instabilità emodinamica e una compromissione delle condizioni generali (ipotensione e malessere). È uno dei problemi che i cardiologi si trovano ad affrontare in queste ore: Covid 19 può aggredire il cuore, quindi la raccomandazione anche per i cardiopatici è quella di limitare i contatti interpersonali al minimo indispensabile e seguire tutte le istruzioni per l’igiene delle mani e del respiro.
In vista dell’inizio della diffusione dei principali pollini allergenici sul territorio nazionale, con l’arrivo della primavera, l’Associazione Allergologi Immunologi Territoriali e Ospedalieri (AAIITO), mette a disposizione un vademecum strutturato in sei punti con l’obiettivo di facilitare la corretta interpretazione delle diverse manifestazioni cliniche, rassicurare i pazienti allergici e fornire raccomandazioni utili al contenimento del contagio da Covid-19.
Uno studio del gruppo di Massimo Galli accettato dalla rivista Clinical Infectious Diseases riporta la prima descrizione dei disturbi di gusto e olfatto come manifestazioni cliniche frequenti in pazienti con infezione da severe acute respiratory syndrome coronavirus 2 (SARS-CoV-2). Più frequente tra i giovani e le donne, il sintomo può costituire un prezioso indicatore in pazienti con sintomi leggeri per ulteriori approfondimenti diagnostici.
Una recente revisione, condotta dal Chinece Centre for Disease Control and Prevention, indica che, a differenza dei pazienti adulti, la maggior parte dei bambini infetti sembra avere un decorso clinico più lieve. Ma poiché le infezioni asintomatiche non sono rare, la determinazione del potenziale di trasmissione da questi pazienti asintomatici è di estrema importanza in un ottica di applicazione delle migliori misure per il controllo della pandemia in corso.