È quanto prevede la determina dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) pubblicata il 9 marzo in Gazzetta Ufficiale: "La selezione del paziente è affidata ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta, ai medici delle Usca(r) e, in generale, ai medici che abbiano l’opportunità di entrare in contatto con pazienti affetti da Covid di recente insorgenza e con sintomi lievi-moderati e di indirizzarli rapidamente alla struttura presso la quale effettuare il trattamento e deve avvenire nel rispetto dei criteri fissati dalla CTS (...)".

“L’Area Formazione e Prospettive del Sindacato Medici Italiani esprime grande soddisfazione per la proposta di  emendamento (n. 19.18 testo 2) al DL Semplificazione. L’emendamento, a nostro avviso, propone una sterzata decisiva nella MG: la creazione della Scuola di Specializzazione in Medicina Generale, di Comunità e delle Cure Primarie”. Così si è espressa Delia Epifani Responsabile Nazionale Smi Formazione e Prospettive, in una dichiarazione in cui ha commentato il testo emendativo in discussione alla Commissione Affari Costituzionali del Senato.

È quanto ha denunciato Silvestro Scotti, segretario generale Fimmg, in una recente intervista rilasciata ad Adnkronos Salute. "Arriviamo così all'assurdo  - ha dichiarato Scotti - che io posso andare a visitare un paziente a casa, rischiando anche la vita, ma non ho nulla da prescrivergli e non ho informazioni su eventuali terapie prescritte in ospedale. Le aziende farmaceutiche, infatti, stando alla normativa vigente, non sono autorizzate a informare i Mmg su molecole che non possono prescrivere”.