A sottolineare ciò lo Snami che critica l'indicazione sul rilascio del 'certificato verde', il pass per potersi spostare tra regioni di colore diverso, da parte dei Mmg e dai Pls. Per il presidente Snami, la categoria non può sostenere questo ulteriore aggravio burocratico soprattutto in un periodo di pandemia che li vede impegnati in prima linea. Sulla questione prende posizione anche la Fimmg. La segreteria nazionale del sindacato, con un messaggio inviato agli iscritti, invita i medici di famiglia a soprassedere dal rilascio di certificazioni inerenti il green pass in attesa di maggiori chiarimenti.
Giuseppe Belleri, medico di medicina generale a Flero (BS), sul suo blog (http://curprim.blogspot.com) ha riservato un commento molto critico sul nuovo assetto dell'assistenza territoriale, declinato dal Piano di Ripresa e Resilienza. "Medicina di prossimità - scrive Belleri - significa rapporto stretto con il proprio territorio mentre con lo standard previsto per le case della comunità (1 ogni 45mila abitanti), dove si dovrebbero concentrare decine di Mmg in un'unica struttura, si taglieranno fuori le zone disagiate e i piccoli comuni con popolazione sparsa in frazioni che già ora sono abbandonate e penalizzate, dove peraltro è presente in modo capillare la Medicina Generale".
Il coinvolgimento dei medici pensionati, chiamati a somministrare i vaccini anti Covid, potrebbe essere vanificato dall’art. 3-bis del Decreto Legge 2/2021. L'articolo prevede che durante l’emergenza Covid le Aziende interinali possono, da un lato attribuire ai medici quiescenti l’incarico remunerato di medico vaccinatore ma, dall’altro, dispone la sospensione del trattamento previdenziale durante i mesi di svolgimento di tale attività.
“Oltre 4.500 medici di famiglia in Lombardia - ha dichiarato Fiorenzo Corti, vice segretario nazionale della Fimmg, all’Adnkronos Salute - hanno dato la disponibilità a vaccinare nei loro studi o in centri vaccinali di prossimità. Come Fimmg, con altre associazioni di categoria, abbiamo sottoscritto un accordo nel mese di gennaio che non ha mai visto attuazione”.
Dalla Fimmg allo Smi è un coro di proteste contro i sospetti diffusi dalla stampa e favoriti dalla Regione su brogli nelle priorità vaccinali da parte dei Mmg. Per Fimmg Lazio si tratta di illazioni infondate e indegne. Per Smi, tutte queste polemiche alimentano il sospetto di voler marginalizzare i medici di famiglia nella conduzione della campagna vaccinale.
Realizzato dal sindacato Cimo, il volume contiene le storie di 28 sanitari impegnati in prima linea nei reparti Covid dei nostri ospedali in questo lungo, lunghissimo, periodo di pandemia. Storie che si riferiscono prevalentemente all’impatto, allo spaesamento, alla fatica, alle paure, al dolore, all’impegno e alla determinazione professionale.
Un software gestionale facilmente integrabile per offrire un supporto concreto alla gestione del rapporto medico-paziente oltre a rispondere alle nuove sfide della Medicina Generale. A lanciarlo il portale MioDottore. Il progetto coinvolgerà dapprima i Mmg della Lombardia per essere poi esteso a tutto il Paese.