Un’indagine conoscitiva del settore Anaao Giovani fotografa la situazione attuale economico-contrattuale dei giovani professionisti sanitari in Italia, attraverso la valutazione dell'attuazione periferica delle norme contrattuali del nuovo CCNL 2016-2018. L’auspicio è quello di promuovere una maggiore consapevolezza e sensibilità contrattuale da parte degli stessi dirigenti.

"Se questo clima di incertezza e caos comunicativo si protrarrà fino all'autunno, la campagna vaccinale antinfluenzale potrebbe essere seriamente compromessa". Questa è la preoccupazione di Francesco Papulino, segretario della Comegen (Cooperativa dei medici di famiglia dell'Asl Na 1), palesata durante una recente intervista rilasciata a NapoliToday.

Mancano i sostituiti e i medici di medicina generale potranno al massimo concedersi in estate una settimana di riposo. "Sono già tutti 'arruolati' per fare le vaccinazioni anti Covid, oppure impegnati nelle Usca - ha dichiarato all'Agi Paola Pedrini, segretario regionaledi Fimmg-Lombardia.

Il Comitato centrale della FOFI rivolge un appello alle Regioni perché si mettano finalmente a sistema nella campagna vaccinale contro iCovid-19 i farmacisti e le farmacie di comunità. Secondo la Federazione dell'Ordine dei Farmacisti è necessario coinvolgere subito tutti i professionisti della salute che possono contribuire direttamente all’immunizzazione, così da completare al più presto la copertura della popolazione.

L'Assimefac ritiene che la decisione del Ministero di lasciare facoltà al cittadino, già sottoposto a vaccinazione con vaccino Vaxzevria, di scegliere se eseguire la seconda dose con lo stesso vaccino o con vaccino mRNA sia una procedura atta ad evitare responsabilità da parte degli organi istituzionali e vada ritirata. "Tale provvedimento - sottolinea Assimefac - potrebbe generare una ulteriore confusione e sfiducia nel cittadino, portandolo a rivolgersi al proprio Mmg per un parere/consiglio che il medico non può rilasciare, salvo incorrere in seri rischi di risvolti medico/legali severi nel caso in cui si verifichino potenziali effetti avversi".

In una nota congiunta l’Intersindacale medici e pediatri di libera scelta (Snami, Smi, Simet, Cgil Medici, Federazione CIPe-SISPe-SINSPe) rende pubblica la richiesta d’incontro urgente fatta recapitare al Ministro della Salute, Roberto Speranza. "Con il progressivo sviluppo della campagna di  vaccinazione  - si legge nella nota - sono aumentati i carichi di lavoro per i Mmg e e per i pediatri di libera. Ad oggi la  campagna vaccinale è alla metà del suo tragitto, ma  incominciano, a mostrarsi evidenti contraddizioni. Chiediamo, per queste ragioni, un incontro urgente con il Ministro della Salute".

I medici di medicina generale stanno per passare dalle parole ai fatti. A testimoniarlo il coro di proteste che si è sollevato da tutte le rappresentanze sindacali di categoria. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la decisione del governo sul rilascio del green pass da parte dei Mmg. "Siamo medici non stampanti - ha detto il segretario generale della Fimmg Silvestro Scotti - Non si può comprimere il diritto all’assistenza e mortificare così la professionalità". La pensa così anche Francesco Esposito, segretario nazionale Fismu: "I medici non sono burocrati, devono curare i loro pazienti, non stampare green card". Protesta anche lo Snami secondo cui le decisioni prese nei confronti dei medici di famiglia in questa lungo periodo pandemico sono contradditorie ed hanno generato troppe criticità per la categoria.