“È necessario che sia immediatamente consentito anche ai medici di famiglia di poter utilizzare e prescrivere tutte le risorse terapeutiche disponibili per la buona cura del diabete, oggi ancor più rilevanti in quanto fortemente protettive contro Covid-19”. È  quanto ha tenuto a sottolineare Gerardo Medea, Responsabile Nazionale della Ricerca Simg, durante il recente Webinar  ‘Cura del Diabete e Mmg: Un attore chiave del processo di cura con le armi spuntate’, organizzato da  Diabete Italia Onlus e  Motore Sanità.

A più di un mese dall’emanazione della Determina Aifa, che ha autorizzato la temporanea distribuzione degli anticorpi monoclonali prevedendo il pieno coinvolgimento della Medicina Generale nella selezione dei pazienti Covid positivi candidabili alla terapia, ai Mmg non sono state ancora fornite le linee di indirizzo nazionali sulle cure domiciliari dei pazienti Covid. Al riguardo Metis e Fimmg hanno messo a confronto la Medicina Generale, la specialistica e il mondo del regolatorio al fine di condividere un percorso validato per l’uso di questi farmaci.

“In Molise serve una giornata della vaccinazione che coinvolga tutti i medici di famiglia della Regione”. L’appello è di Ernesto La Vecchia segretario regionale Fismu che propone alla Regione l’impegno dei Mmg del territorio, una volta a settimana per 8 ore, per la somministrazione dei vaccini contro il Covid. Una giornata in cui gli  studi  dei medici di medicina generale saranno affidati ai colleghi della continuità assistenziale. Per La Vecchia questa proposta potrebbe rilevarsi utile anche come strategia nazionale.

"Negli ospedali abbiamo gli stessi pazienti della seconda ondata di novembre - ha dichiarato Pietro Dattolo, presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Firenze - c'è un dolore dilagante che una società civile non può accettare. Stiamo camminando su una passerella sempre più instabile e sottile. Eppure, assistiamo ancora a una leggerezza disarmante in troppe, troppe persone. Serve ritrovare quella responsabilità che ci premiò la scorsa primavera".

In una nota stampa, il presidente della Fiaso Francesco Ripa di Meana ha tenuto ad evidenziare che: “La norma sull’impossibilità di cumulare reddito da lavoro autonomo e trattamento pensionistico porterà i sanitari che si sono resi disponibili a prestare la loro collaborazione nel contrasto alla epidemia da Covid-19 a rinunciare agli incarichi. Ciò rischia di provocare pesanti contraccolpi proprio nel momento in cui il Ssn è impegnato ad affrontare l’emergenza epidemiologica. Per questo ne chiediamo l’abrogazione”.

"Per dare tempestiva attuazione all’Accordo quadro nazionale per la somministrazione dei vaccini anti Sars-CoV-2 in farmacia da parte dei farmacisti - si legge in una nota di Federfarma - le Federfarma provinciali raccoglieranno le adesioni delle farmacie e le trasmetteranno a Federfarma nazionale in modo da consentire alla Struttura Commissariale di inserire le farmacie nel piano di distribuzione dei vaccini". "Tantissimi farmacisti - ha inoltre dichiarato il presidente della Fofi - hanno già concluso il primo step di formazione teorica sul portale dell'Iss per poi passare ai tirocini nelle farmacie con medici e infermieri abilitati alla vaccinazione".

In piena fase pandemica gli interventi straordinari sono del tutto auspicabili, tuttavia per Cimo-Fesmed la sicurezza delle cure non può essere compromessa da iniziative che fanno tanta immagine ma che, di fatto, non risolvono i veri problemi organizzativi e anzi, rischiano di creare ulteriori dubbi come per la decisione di affidare ai farmacisti la somministrazione dei vaccini.