La richiesta è della Fismu che dice basta alle imposizioni dall'alto sulla categoria e chiede a tutti i sindacati di dar vita ad una forte protesta unitaria se il Ministero della Salute dovesse continuare a fare orecchie da mercante sulla necessità di fermare la deriva burocratica che si sta imponendo ai medici di medicina generale e la loro marginalizzazione. Per Fismu non ci si può sottrarre da "un confronto tra le parti prima di prendere decisioni che implicano il coinvolgimento dei Mmg".
“Il Sindacato Medici Italiani e il Sindacato Nazionale Autonomo dei Medici Italiani del Lazio daranno informazioni ai propri iscritti solo per l’adesione alla campagna vaccinale così come stabilito dagli accordi firmati, dando indicazione di non aderire alla piattaforma regionale. Continueremo a svolgere la campagna secondo le modalità consuete”. È quanto precisano, in una dichiarazione congiunta, Cristina Patrizi, Responsabile Regionale Area Convenzionale Smi Lazio e Giuseppe Di Donna, Presidente Regionale Snami Lazio.
Promossa da Isde Italia con il patrocinio di FNOMCeO e Istituto Superiore di Sanità e con il contributo di Chiesi Italia, ha come finalità quella di incrementare la sensibilità sul tema ambiente e salute, educare i cittadini, e creare uno strumento di comunicazione e di alleanza tra professionisti, cittadini e Istituzioni.
Investire nelle Case della Salute per innovare e migliorare la Medicina Generale e le Cure Primarie. A chiederlo un gruppo di medici di medicina generale attraverso una lettera aperta indirizzata al Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. "Al di là dell’emergenza Covid - scrivono i Mmg - si torni a discutere del potenziamento dei servizi territoriali sanitari e sociali, progettandone le indispensabili strutture, coinvolgendo la popolazione e le amministrazioni locali".
Presente e futuro del Servizio Sanitario Nazionale tra Formazione in Medicina Generale, Piano Nazionale Ripresa e Resilienza e Cure Primarie. Questi i temi affrontati al Senato dal Segretariato Italiano Giovani Medici, Associazione Italiana Medici AIM, FederSpecializzandi e Movimento Giotto con le Senatrici Castellone e Binetti.
L’utilizzo del farmaco equivalente in Italia è ancora a dei livelli scarsi, medici di famiglia e farmacisti potrebbero avere un ruolo strategico nell’informazione e nella comunicazione sul tema e sul loro utilizzo perché sono i più vicini alle esigenze dei pazienti, operando sul territorio. A sottolineare ciò gli esperti durante il recente webinar: 'Focus Lazio; Farmaci equivalenti, motore di sostenibilità per il Ssn, organizzato da Motore Sanità
Si è riunito per la prima volta la scorsa settimana il Tavolo tecnico costituito da FNOMCeO-Aifa che, dopo la firma del protocollo di intesa, rimarrà in carica due anni. Due i gruppi di lavoro che si sono formati: il primo sui farmaci sottoposti a piano terapeutico, con la semplificazione dei percorsi di monitoraggio e follow-up; il secondo sull’antimicrobico-resistenza.