“Il passaggio alla dipendenza farebbe saltare la capillarità dell’assistenza - precisa il presidente della FNOMCeOFilippo Anelli -. Le Regioni avrebbero difficoltà a garantire a ogni medico dipendente un ambulatorio attrezzato e personale adeguato in ogni angolo del Paese. Motivo per cui proponiamo di far entrare nelle CdC i Mmg con forme associative e di ratificare ciò nel rinnovo della convenzione”.
"Constatiamo che è in atto un fenomeno che definirei di 'controtendenza' - ha dichiarato di recente Silvestro Scotti, segretario generale della Fimmg - con l'aumento di medici già specializzati che scelgono la professione di medico di medicina generale. Non si tratta di grandi numeri, ma di una tendenza molto indicativa legata anche al fatto che l'ospedale e la dipendenza dal Ssn, in questa fase, sembrano essere meno attrattivi che in passato".
A sottolineare ciò, in un articolo inviato alla nostra redazione, è Antonio Infantino Vice Presidente della SIICP. Infantino sente l'esigenza di esprimere il proprio punto di vista personale su di un argomento divisivo come la dipendenza e il riconoscimento di un ruolo dirigenziale per i medici del territorio. Argomenti su cui ribadisce la necessità di un dibattito senza pregiudizi che coinvolga non solo i sindacati e la FNOMCeO, ma quella base ‘silenziosa’ che non rifiuta a priori tali possibilità.
A pensarla così è Emira Ciodaro Responsabile Regionale Smi Calabria per la Medicina Generale che ha dichiarato: "Per abbattere le liste d’attesa occorrono provvedimenti strutturali e una programmazione che censisca il fabbisogno regionale di medici di tutte le specializzazioni e risponda, al tempo stesso, alla carenza dei Mmg".
Dopo le numerose sollecitazioni sindacali è finalmente arrivata la notizia dell’approvazione del primo bando regionale (o meglio provinciale) da parte della Provincia Autonoma di Trento, che bandirà 44 borse di studio delle quasi 3.000 previste a livello nazionale per l’ammissione dei futuri medici di famiglia. Soddisfazione della Fimmg e dello Snami.
A precisarlo è il segretario generale della Fimmg, Silvestro Scotti, secondo cui l'ondata di calore è un evento straordinario e così, com'è stato per il Covid, non è solo un'emergenza sanitaria, ma anche sociale e i 40 mila medici sentinelle sul territorio da soli non bastano a gestirne le conseguenze. Intanto gli accessi in PS per l'ondata di calore sono aumentati del 30% e il presidente della Fiaso avverte: “Non deve mancare il supporto dei Mmg e dei servizi territoriali o la situazione diventerà critica”.
La Fadoi, attraverso una survey, fornisce un quadro impietoso degli ospedali italiani nel periodo estivo, quando le ferie rendono insostenibili i vuoti in pianta organica che tra giugno e settembre diventano insostenibili, visto che circa un terzo dei camici bianchi va in ferie. La carenza di personale è tale che quasi la metà dei medici, per non portare al collasso i nosocomi si vede costretta a aumentare i carichi di lavoro e la metà salta i turni di riposo settimanali.