FNOMCeO e FISM hanno siglato un position paper condiviso in cui propongono che i farmaci sottoposti a piano terapeutico, dopo un anno di monitoraggio dalla prima prescrizione dello specialista per l’avvio del trattamento, possano essere prescritti, senza ulteriori impegni amministrativi, da tutti i professionisti medici operanti nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale. Plauso di Fismu che appoggia la proposta definendola corretta e di buon senso.
Il sindacato giudica insufficiente la proposta della Regione in merito alla stabilizzazione del personale medico, sanitario e amministrativo della sanità. Per Fismu, il dettato regionale non farebbe che aggravare i problemi del Ssr. "Serve, ora, una risposta ferma e unitaria del mondo della sanità - chiosa Rosario Di Carlo, dirigente nazionale e responsabile regionale dirigenza medica di Fismu - anche con una giornata di sciopero".
L'appello è di Pietro Dattolo, presidente dell'OMCeO di Firenze e non si rivolge solo ai medici e al personale sanitario, ma anche ai cittadini."Quel bene fondamentale, sancito dalla Costituzione - ha dichiarato - che è il sistema sanitario nazionale, pubblico e gratuito, è in reale crisi e il Pnrr non risolverà i problemi. Quello di cui abbiamo bisogno sono maggiori risorse e personale che salvaguardino il sistema pubblico".
A pensarla così è Silvestro Scotti, segretario generale della Fimmg. Dal palco dell'evento Professioni&Sanità, organizzato da Fratelli d'Italia, ha evidenziato le perplessità avanzate dal sindacato sulle Case di Comunità e ha chiesto al governo la rimozione di alcune incompatibilità per i medici delle cure primarie.
La carenza dei medici di medicina generale è oramai un fatto acclarato, ma le continue aggressioni e le minacce con cui devono fare i conti accelerano la fuga dalla professione. Ne è testimonianza la dichiarazione della dottoressa, Mmg nel vicentino, che ha ritrovato un bossolo nella cassetta della posta. Completati i mesi dell’incarico, ha detto che non farà più il Mmg. Il presidente dell’Ordine di Vicenza Michele Valente sollecita un cambio di rotta attraverso una comunicazione trasparente con la popolazione. Per la FNOMCeO servono risorse e provvedimenti legislativi per fermare questo esodo.
Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, durante una recente intervista rilasciata al Messaggero, ha dichiarato che si sta lavorando in tal senso con un provvedimento legislativo ad hoc che presto sarà pronto e che riguarderà anche il ruolo cruciale delle farmacie. Inoltre ha annunciato che, in collaborazione con i Mmg, si sta cercando di trovare delle formule "grazie alle quali i medici più giovani, i neo assunti, possano collaborare con le Case di Comunità".
La proposta viene dal recente convegno Sumai – Sifop, dedicato alle nuove sfide del territorio nell’endemia post-Covid, in cui FNOMCeO, i medici del territorio, Fnopi, Cittadinanzattiva, Federcentri e Federfarma, tutti insieme, hanno espresso la volontà di adoperarsi per l'elaborazione di un modello creato da chi lavora e conosce il territorio, non quindi calato dall’alto, che ridisegni l’assistenza territoriale.