L’Ats di Bergamo ha tagliato temporaneamente le postazioni di guardia medica da 27 a 7. Per l'OMCeO di Milano si tratta di una decisione scellerata e di un segnale preoccupante. “Tre anni a parlare di ‘territorio’ e di medicina di prossimità – ha dichiarato il presidente dell'OMCeO-Mi Roberto Carlo Rossi - e il primo vero atto politico della sanità regionale Lombarda è di quasi cancellare il servizio di guardia medica".
L'accordo, definito storico dall'assessore alla Salute di Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini, stabilisce che i medici di continuità assistenziale opereranno in équipe nei Centri di Assistenza Medica per le Urgenze (Cau) su base territoriale che la Regione sta realizzando. Agiranno per ciò che attiene la gestione dei bisogni urgenti di salute di cittadini a bassa complessità, per lo più identificabili di norma come codici bianchi e verdi.
"I Mmg rappresentano il caposaldo della sanità italiana, ma bisogna riqualificarli attraverso un corso di formazione andando nella direzione di una medicina di famiglia che venga equiparata a una scuola di specializzazione". È quanto ha dichiarato il Ministro della Salute, ospite al Forum in Masseria di Bruno Vespa. Snami plaude alle dichiarazioni del Ministro: “Condividiamo ciò che ha affermato il Ministro - dice Angelo Testa, presidente nazionale Snami - e auspichiamo che presto il percorso disegnato venga ratificato.
Responsabili di intasare i Ps, di non rispondere alle telefonate dei loro assistiti e, dulcis in fundo, di guadagnare molto di più dei loro colleghi ospedalieri o dipendenti dal Ssn. I Mmg si difendono e cercano ancora di schivare i colpi come testimonia la lettera inviata al “Corriere di Novara” da Fimmg Piemonte e quella scritta dall'Esecutivo Fimmg Milano a Gente, in risposta ad un editoriale apparso sul settimanale. Ma nel frattempo compare un altro articolo su un giornale online dal titolo eloquente: "Sapete quanto guadagna il medico di famiglia per ogni paziente? Le cifre che nessuno si aspettava".
Il coordinamento degli psichiatri toscani e l'OMCeO di Firenze dicono no ad una ‘sanitarizzazione’ della violenza e chiedono di rivedere gli articoli 88 e 89 del Codice penale sull’infermità e sulla semi infermità mentale. A tale riuguardo sottolineano che, secondo l’attuale legge 81, norma che ha stabilito la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, 'persone pericolose' vengono affidate a strutture (Rems) che hanno al loro interno soltanto personale sanitario.
A lanciare l'allarme è la Società Italiana d'Igiene. A preoccupare, in particolare, sono le malattie causate da vettori come le zanzare, quali la malaria, la Dengue, la febbre da Chikungunya, la febbre West Nile. Motivo per cui Siti lancia un appello affinché i governi nazionali e locali sfruttino le competenze di professionisti altamente qualificati, adottando un approccio multidisciplinare e interprofessionale in un'ottica One Health.
Tommasa Maio, Segretario Nazionale Fimmg Continuità Assistenziale, commenta con favore l’emendamento presentato dall'Onorevole Marta Schifone al DL 51/2023 che prevede, fino al 2026, la possibilità per i medici del ruolo unico di assistenza primaria, con incarico a quota oraria di 24 ore settimanali, di avere in carico fino a 1.000 assistiti. Attualmente un terzo di tutti i medici di CA svolgono il doppio incarico. Motivo per cui, per Tommasa Maio l'emendamento, se approvato, "garantirebbe l'assistenza di un medico di famiglia a 1.500.000 cittadini in più".