"Il nuovo bando di concorso di formazione in medicina generale 2023-2026, a due mesi dalla scadenza prevista per legge per il 28 febbraio, rimane ancora un miraggio - denuncia Fimmg-Formazione - mentre l'allarme sulla carenza di Mmg continua. Nel frattempo dalle Regioni arrivano soluzioni impraticabili nonché illegittime rispetto alle normative europee".

EvdLa tragica morte della dottoressa Barbara Capovani è accompagnata non solo da sentimenti di sgomento, dolore e angoscia da parte di quanti si dedicano alla cura dei cittadini, ma anche da una forte denuncia sulle condizioni in cui oggi sono costretti a lavorare medici e operatori sanitari in cui la sicurezza personale è messa a rischio anche dall’impossibilità di  poter erogare, se non in condizioni di estrema difficoltà, prestazioni che dovrebbero essere garantite dai Lea. Nel frattempo gli atti di violenza proseguono con drammatica cadenza.

EvdLa medicina generale, come i professionisti che la esercitano, è destinata all'oblio? La risposta non può che essere affermativa visti i continui segnali che vanno in questa direzione. L'ultimo è quello dato, in merito al DL Bollette, dalle Regioni. Per far fronte alla carenza dei Mmg sul territorio, hanno chiesto - fino al 31 dicembre 2026 - di proporre a medici e chirurghi specialisti di altre branche un semplice corso di 3 mesi per poter esercitare la professione di Mmg. Una proposta che per Snami svilisce il percorso formativo e umilia i medici di medicina generale".

“Siamo convinti che affidare a terzi parte dei servizi di emergenza-urgenza ospedalieri significa legittimare l’utilizzo di cooperative all’interno dell’ospedale. L’ esternalizzazioni dei servizi medici vanno abolite del tutto e non solo limitate, per evitare emorragie verso il privato". Questo è quanto affermato dal segretario generale dello Smi, Pina Onotri, durante l'audizione presso la Commissione Affari Sociali e la Commissione Finanze della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’esame del 'Decreto Bollette'.

Secondo i risultati di un questionario su fertilità e prevenzione, diffuso dalla Siru e dalla Fimmg, oltre il 70% dei medici di medicina generale è favorevole a far tornare la vecchia visita andrologica dei tempi della leva obbligatoria, portandola nelle scuole, per fare prevenzione primaria e diagnosi precoce di patologie 'al maschile' soprattutto tra i più giovani, oggi in preoccupante aumento.

EvdNon è un anatema, ma sono le parole del segretario generale della Fimmg, Silvestro Scotti, pronunciate in un'intervista rilasciata al Resto del Carlino. "Andando avanti così - ha dichiarato Scotti -  la medicina generale nel 2026 non ci sarà più: 10mila dottori andranno in pensione, con un ricambio che ne coprirà forse 3mila. Siamo un Paese che ha deciso di andare avanti senza cure primarie, perché tra un po' diventeranno un lusso".