Un italiano su due esprime preoccupazione per la prossima stagione influenzale, temendo che i virus possano essere particolarmente aggressivi e contagiosi, come accaduto lo scorso anno. Mentre il Covid sembra aver perso centralità nelle preoccupazioni quotidiane, anche se è cresciuta la consapevolezza che il virus non è scomparso e che potrebbe tornare con nuove varianti. È quanto emerge dai dati della ricerca condotta da Human Highway per Assosalute, presentata di recente in occasione dell’evento stampa “Tra vecchie e nuove ‘influenze’: come il Covid-19 influenzerà ancora la diffusione e la gestione dei virus stagionali”.
Oltre la metà degli italiani non si ritiene soddisfatto del Sistema sanitario nazionale: un’insoddisfazione legata principalmente alla difficoltà di accesso alle visite mediche, ma che non mette in discussione la fiducia nei confronti degli operatori sanitari. Questi, in estrema sintesi, alcuni degli insight emersi dalla decima edizione dello STADA Health Report, un’ampia indagine online condotta su un campione di 46.000 cittadini in 23 Paesi, tra cui l’talia.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto per arginare il fenomeno attraverso la modifica di alcuni articoli del codice di procedura penale: arresto obbligatorio in flagranza anche per gli atti di violenza che causano lesioni personali ai professionisti sanitari; arresto obbligatorio in flagranza, anche “differito”, ossia nelle quarantotto ore successive alla condotta delittuosa inequivocabilmente provata da documentazione videofotografica. Inasprimento della pena per chi danneggia beni all’interno o all’esterno di una struttura sanitaria.
Secondo il nuovo Rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dell’Itu (Unione internazionale delle telecomunicazioni), i progressi nella sanità digitale potrebbero aiutare a salvare, nei prossimi dieci anni, oltre 2 milioni di vite da malattie non trasmissibili. "Il futuro della sanità è digitale. Ma per trasformare questa visione in realtà - ha dichiarato il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus - abbiamo bisogno sia di risorse sia di collaborazione. Nessuna singola Organizzazione può farcela da sola".
A lanciare l'allarme gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità che, in occasione della Giornata Mondiale del Cuore, hanno posto l'attenzione sui dati raccolti dalla sorveglianza Passi (2022-23) inerenti al rischio cardiovascolare e quelli preliminari relativi all’esame in corso sulla popolazione generale nell’ambito della periodica Italian Health Examination Survey - Progetto Cuore condotta dall’Iss.