Otto Regioni promosse, sette ‘rimandate’ e sei ‘bocciate'. Questo in sintesi è quanto si evince dal rapporto “Le Performance Regionali” del CREA Sanità che ha valutato le Performance 2023 su sei dimensioni: appropriatezza, equità, sociale, esiti, economico-finanziaria, innovazione. "Un quadro - precisa il rapporto - che sottolinea la nuova impostazione di ammodernamento dell’assistenza che punta sul territorio e sulla domiciliarità, come prescritto dal Pnrr e dal Decreto 77/2022".

Evd"Il problema delle liste di attesa - ha dichiarato Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe - affligge da sempre il nostro Ssn, ma negli ultimi anni si è aggravato per l’enorme quantità di prestazioni non erogate durante la pandemia. Nessuna Regione ha raggiunto, per tutte le prestazioni, le quote di recupero previste dai Piani Operativi Regionali, elaborati secondo le indicazioni del Ministero della Salute”.

A Roma è stato presentato di recente il progetto di rilancio del consorzio CAP, nato nel 2013 per permettere la realizzazione di un sistema territoriale capace di coniugare la presenza capillare della farmacia con la forza della cooperazione sociale e sanitaria. Per Giuseppe Milanese, presidente di Confcooperative Sanità, c'è la necessità di costruire un sistema capace di dare le risposte sul territorio "ai 14 milioni di pazienti che oggi combattono con le cronicità".

EvdCattivi stili di vita, poca prevenzione, invecchiamento della popolazione, denatalità  e un sistema sanitario sempre più fragile e sotto-finanziato, specie se lo si confronta con i sistemi sanitari dell’Ue. Questo è quanto emerge dal XX Rapporto Osservasalute 2022. “In Italia si corre il rischio di avere una tempesta perfetta" ha dichiarato, durante la presentazione del Rapporto, Walter Ricciardi, direttore di Osservasalute e ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica, campus di Roma.

Questo è quanto è stato sottolineato durante l'incontro ‘Lean e Digital Health’, organizzato a Roma da Fondazione Italia Digitale e Lean Healthcare Award. Evento in cui sono stati presentati anche i dati della ricerca: ‘I cittadini e il rapporto con la sanità digitale’ da cui è emerso che il 58% degli italiani ritiene che il Pnnr debba investire maggiormente nell’ambito della  salute e che il 46% è propenso alle visite da remoto, con un picco del 55% tra gli uomini.