Livello del fabbisogno sanitario nazionale e maggiori costi delle fonti energetiche; Pnrr e nuovi oneri per la sanità territoriale; carenza di personale; governance settore farmaceutico e dispositivi medici; indennizzi dovuti alle persone danneggiate da trasfusioni, somministrazioni di emoderivati o vaccinazioni; contrasto alla pandemia. Sono questi i temi prioritari evidenziati nel documento della Conferenza delle Regioni in cui sono state approvate le "Proposte strategiche delle Regioni e delle Province autonome per i prossimi provvedimenti legislativi della nuova legislatura e sulla legge di bilancio dello Stato 2023-2025".

EvdIl presidente della Fondazione Gimbe a tale riguardo tiene a precisare: “Deve essere distinta la comunicazione pubblica del bollettino da quella che potrebbe diventare una vera e propria censura dei dati. La decisione di non voler comunicare i dati giornalieri, ma solo il bollettino settimanale, “è una decisione politica che può avere senso”, ma purtroppo c'è da segnalare che dal 29 di ottobre non viene aggiornato il repository "che permette ai ricercatori di portare avanti analisi indipendenti sull’andamento della pandemia”.

A questa domanda ha cercato di dare una risposta il convegno, svoltosi a Napoli, presso l’Ordine dei Medici del capoluogo campano, sulla “Responsabilità e la Formazione professionale dei medici della Campania”, organizzato dalla Federazione regionale degli Ordini dei Medici, in collaborazione con la Sezione Regionale della Società scientifica ISDE, di cui pubblichiamo un resoconto firmato da Gaetano Rivezzi, presidente regionale ISDE-Medici per l’Ambiente Campania.

EvdQuattro medici su cinque considerano la tecnologia fondamentale per migliorare lo svolgimento dell'attività lavorativa liberando ore preziose da dedicare ai propri pazienti. A rilevare ciò una ricerca commissionata da Doctolib sul personale sanitario e il largo pubblico, dalla quale emerge anche che tra i Mmg  e gli specialisti coinvolti, il 69% invia ricette, referti e diagnosi in modalità digitale a una parte consistente del proprio bacino di pazienti. Sul fronte del largo pubblico, più del 60% degli intervistati è favorevole all’utilizzo di strumenti digitali tramite i quali gestire la propria salute, le visite, le ricette e gli esami.

In Europa, sono già attivi modelli di partecipazione istituzionale, ma in Italia sono ancora escluse dai tavoli decisionali. Ed è proprio nella direzione di creare una sanità partecipata, si è svolta a Roma la settima edizione del ‘Patient Advocacy Network’, un’iniziativa formativa rivolta alle Associazioni di Pazienti e organizzata dall’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (ALTEMS) – Facoltà di Economia dell’Università Cattolica.