È un grido di dolore la lettera provocatoria che il sindacato dei medici della Federazione CIMO-FESMED ha indirizzato ai cittadini italiani: “Cari italiani - si legge - cercate di non ammalarvi perché presto non ci saranno più medici per curarvi. Se potete, permettervi un’assicurazione sanitaria iniziate ad informarvi su come acquistarla". Dopo la provocazione, l'appello: “Difendiamo insieme la sanità pubblica, stiamo perdendo una ricchezza inestimabile”.

Evd"Potrebbero servire maggiori finanziamenti, soprattutto per il personale e i costi energetici". Motivo per cui, precisa la Corte dei Conti nella memoria sul Nadef: "Andrà verificato se un profilo di finanziamento (e di spesa) quale quello prefigurato nei quadri tendenziali sia compatibile con le necessità che ancora caratterizzano il comparto sanitario e, in particolare, con la soddisfazione dei fabbisogni di personale legati anche alla riforma dell’assistenza territoriale prevista dal Pnrr e con le spese connesse all’aumento dei costi dell’energia".

EvdL'appello è stato lanciato da Anaao-Assomed. Secondo il sindacato tra le emergenze che attanagliano il nostro Paese c'è sicuramente la sanità pubblica e il lavoro pubblico in sanità, argomenti che la politica per troppo tempo ha abbandonato. "Il Ssn è in affanno crescente - denuncia Anaao - è avviato a una progressiva privatizzazione e con diseguaglianze profonde che muovono il 'turismo sanitario' lungo il gradiente Sud-Nord, pronte a diventare divaricazioni dopo l’autonomia differenziata promessa".

EvdA sostenere ciò è la Fondazione Gimbe secondo cui tale strategia si evidenzia già col fatto di non rendere disponibili sul repository ufficiale i dati giornalieri, facendo orecchie da mercante rispetto alle richieste del mondo scientifico. "Il flusso quotidiano dei dati dalle Regioni verso il Ministero - ricorda la Fondazione -  viene regolarmente mantenuto e pagato con il denaro dei contribuenti, che, tuttavia, sono privati della possibilità di accedervi tempestivamente”.

Le dimissioni di Letizia Moratti da assessore al welfare, la nomina, al suo posto, di Guido Bertolaso, hanno procurato un vero e proprio 'terremoto', anticipando, non solo il dibattito sulle prossime elezioni regionali, ma soprattutto rinverdendo la mobilitazione intorno al tema della sanità delle associazioni civiche che hanno partecipato numerose al convegno del Coordinamento Lombardo per il diritto alla Salute Dico 32, svoltosi a Milano, in cui è stata lanciata una proposta, articolata in 23 punti, per rilanciare la sanità pubblica.