Anaao Assomed esprime la propria preoccupazione per lo stato della sanità pubblica e per le condizioni di lavoro al suo interno. Chiede al nuovo governo un’inversione di marcia a partire dalla legge di bilancio; un miglioramento delle condizioni del lavoro ospedaliero per arrestare la grande fuga in atto; un aumento delle retribuzioni fino alla media europea, una detassazione degli incrementi contrattuali; un'attenzione ai giovani con l’introduzione del contratto di lavoro a scopo formativo per gli specializzandi che, precisa, "sono medici e non studenti".
A evidenziare ciò il 5° Rapporto Gimbe sul Ssn, presentato di recente al Senato. “La Fondazione Gimbe ribadisce con fermezza - ha sottolineato il presidente Nino Cartabellotta - l’urgente necessità di rimettere la sanità al centro dall’agenda politica, perché il diritto costituzionale alla tutela della salute non può essere ostaggio dell’avvicendamento dei Governi. Occorre tenere i riflettori accesi sul rischio concreto di perdere, lentamente, ma inesorabilmente, un modello di servizio sanitario pubblico, equo e universalistico, senza una chiara visione sul suo futuro, si rischia di mancare la straordinaria opportunità offerta dal Pnrr per rilanciare il Ssn”.
Dopo la prima inaugurazione della CdC di Via Rugabella a Milano nel dicembre 2021, moltissime sono state le Case di Comunità inaugurate nella Regione. L'ultima, in senso temporale, è la Casa di Comunità di Codogno, la seconda delle cinque previste nella Provincia di Lodi, che si aggiunge a quella di Sant'Angelo Lodigiano, inaugurata il 16 febbraio.
L'implementazione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) nel nostro Paese ha le "gambe" per diventare reatà. Il decreto interministeriale che stanzia oltre 610 milioni di euro per l’adozione e l’utilizzo nelle Regioni e nelle Province Autonome del FSE è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 ottobre 2022. 311 milioni sono destinati al rafforzamento delle competenze digitali degli operatori sanitari e quasi 300 milioni al potenziamento tecnologico dell’infrastruttura digitale.
Questo l'appello lanciato dalla Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia (SINPF) in occasione della pubblicazione internazionale sulla Rivista spagnola di Psichiatria e Salute Mentale del primo studio italiano i cui dati rivelano che, mentre tutti gli altri sintomi dell’infezione da Coronavirus sviluppati in fase acuta diminuiscono a un anno dal contagio, aumentano quelli tipici dei disturbi psichiatrici. "Il Covid-19 fa aumentare di oltre il 10% i sintomi di disturbi psichiatrici nei dodici mesi successivi alla malattia. E del 20% altri segnali come mancanza di concentrazione e attenzione. Tutto questo - denunciano - accade in una situazione difficilissima per la psichiatria italiana alle prese con un drammatico calo di risorse, strutture, personale e completamente dimenticata dal Pnrr".