A undici mesi dalla scadenza finale, la Fondazione Gimbe ha lanciato un allarme sullo stato di attuazione degli obiettivi. Nonostante il rispetto formale delle scadenze e l’erogazione delle rate europee, la spesa effettiva delle risorse e l’avanzamento reale dei progetti procedono con lentezza e con forti diseguaglianze territoriali, rischiando così di sprecare risorse e di lasciare incompiuta la riforma più ambiziosa della sanità italiana degli ultimi decenni.

Secondo le stime Eu, entro il 2071 molti Paesi europei dovranno incrementare fino al 30% il numero di medici e del 33% quello degli infermieri per mantenere gli attuali standard di assistenza. L'Associazione europea dei medici junior propone una strategia fondata su organizzazione dati e benessere per evitare il collasso dei sistemi sanitari.

Sedici realtà associative, rappresentanti di circa 20 milioni di cittadini, hanno presentato il primo Manifesto sulla comunicazione promosso da Lilly Italia. Frutto del progetto RELAZIONI, il documento evidenzia l'importanza del dialogo costruttivo tra pazienti, istituzioni e operatori sanitari per rendere il sistema salute più inclusivo e partecipativo.

ll rifiuto del nostro Paese degli emendamenti 2024 al Regolamento sanitario internazionale, in linea con la posizione già espressa dagli Stati Uniti, pone questioni cruciali per la sanità pubblica. La decisione riafferma il principio di sovranità sanitaria, ma apre uno scenario di maggiore responsabilità per istituzioni, medici e professionisti della sanità. Motivo per cui si rende necessario garantire continuità nella tutela della salute pubblica, strumenti coerenti per la formazione e il coordinamento per poter mantenere la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario, anche al di fuori dei meccanismi multilaterali.

EvdLa Fondazione Gimbe, al 9° Forum Mediterraneo in Sanità, ha presentato un’analisi dettagliata sul Fascicolo sanitario elettronico (Fse), evidenziando forti disparità regionali, documentazione incompleta e scarso coinvolgimento dei cittadini. Solo 4 tipologie di documenti sanitari sono disponibili ovunque, consenso dei cittadini fermo al 42% e servizi digitali integrati a macchia di leopardo. Il presidente Nino Cartabellotta invita a costruire un patto nazionale, con il coinvolgimento strategico dei medici di famiglia.