Finanziato fino al 2027, comprenderà anche l’impiego dell'Intelligenza artificiale che verrà utilizzata in parallelo alla somministrazione del questionario specifico per la violenza di genere sul lavoro. L’obiettivo è cercare di valutare il fenomeno nelle organizzazioni sanitarie di Portogallo (Paese capofila), Italia, Spagna e Slovenia. Per l’Italia saranno coinvolti almeno 10 ospedali di medie e grandi dimensioni (4 ospedali nel Nord, 2 al Centro e 4 nel Sud).
"Fare fronte, con un opportuno passo indietro, alla uscita della visita al fondo dell’occhio dai Lea e reinserirla quanto prima per evitare il grave impatto che questa decisione potrà avere sulla salute delle persone con diabete e sulla sostenibilità del sistema sanitario". È questa la richiesta di Fand (Associazione Italiana Diabetici) in cui si pone l'attenzione sull’importanza imprescindibile della prevenzione.
"Entro dicembre scorso è stato raggiunto il target europeo di almeno 480 Centrali operative territoriali (Cot) pienamente funzionanti, necessario per richiedere il versamento della settima rata. Ma il fine ultimo del Pnrr - ha dichiarato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – non può limitarsi al rispetto delle scadenze per incassare le rate visto che, ad oggi, i dati pubblici sull'attivazione dei Cot non sono ancora disponibili e con la carenza di infermieri si rischia che questi Centri diventino delle scatole vuote".
"Non si può fare a meno della cooperazione internazionale e della condivisione in materia di salute civile. One health e salute globale vanno di pari passo”. Queste le parole di Armando Genazzani, presidente della Sif con cui mette in guardia sui rischi delle recenti scelte del nuovo presidente Usa in merito all’uscita degli Stati Uniti dall’Oms e all'azzeramento delle comunicazioni scientifiche delle principali agenzie sanitarie come la Fda o i Cdc. E intanto nel nostro Paese la Lega deposita un Ddl per l'uscita dall'Oms.
Per risollevare il Ssn sarebbero necessari almeno 40 miliardi di euro (che non ci sono). A fronte della evidente impossibilità di un rifinanziamento così cospicuo, il 20° Rapporto Crea Sanità, oltre a fornire lo spaccato della situazione attuale, fa il punto esatto sui problemi economici della sostenibilità del sistema e lancia un monito: "Se si vogliono mantenere le promesse fatte con le riforme che si sono succedute negli anni e con le leggi che hanno modificato l’organizzazione dell’assistenza, sono necessarie scelte precise, anche politicamente scomode".