Il recente Report Agenas sul personale del Ssn ha fotografato una crescita numerica negli ultimi anni, ma il quadro prospettico è allarmante: entro il 2035, oltre 140mila operatori tra medici, infermieri e Oss lasceranno il comparto per raggiunti limiti di età. A rischio la tenuta della medicina territoriale, con 20mila Mmg in uscita e una professione sempre meno attrattiva per le nuove generazioni. Senza una programmazione strutturale, il sistema rischia di non reggere l’impatto demografico e assistenziale dei prossimi anni.
Il mercato della responsabilità sanitaria in Italia supera i 300 milioni di euro annui, ma la copertura resta disomogenea e il costo medio dei sinistri cresce. A Torino, il Convegno MAG Healthcare ha riunito sanità ed economia per affrontare il nodo della Medical Malpractice. Per i medici di famiglia, il tema è cruciale: come tutelare la professione, garantire la qualità delle cure e governare l’impatto economico del rischio clinico?
Dopo l’annullamento da parte del Tar Lazio del nuovo tariffario per l’assistenza specialistica ambulatoriale e protesica, Cittadinanzattiva lancia un appello alle istituzioni: serve un percorso condiviso per evitare vuoti normativi e garantire l’accesso alle prestazioni sanitarie. I medici di medicina generale, in prima linea nella tutela dei diritti, sono chiamati a vigilare sull’effettiva esigibilità dei nuovi Lea.
Dal 25 al 28 novembre, Arezzo ospiterà il principale appuntamento nazionale dedicato all’evoluzione del sistema sanitario. Con il sostegno delle istituzioni e la promozione congiunta di Conferenza delle Regioni e Agenas, il Forum punta a tradurre il confronto in proposte operative. Oltre 100 società scientifiche già coinvolte. Obiettivo: trasformare il dibattito in azione concreta per rilanciare il sistema sanitario nazionale.
Nel recente question time al Senato, il Ministro della Salute rivendica i risultati del Pnrr Sanità, ma lancia un doppio richiamo: alle Regioni, perché non sprechino neanche un euro; ai medici di famiglia perché senza personale e adesione alla medicina territoriale, le nuove strutture rischiano di restare vuote. Rilancia la riforma della Medicina generale per formare una nuova generazione di medici e valorizzare la sanità territoriale.