Smi ritiene nettamente insufficienti gli stanziamenti per la Medicina generale e le misure introdotte per fronteggiare la carenza dei medici con il prolungamento dell’età pensionabile e con la possibilità per i medici in formazione di assumere incarichi provvisori in Mg. Per Snami il Dfp manca di una visione strategica, non segna un cambio di passo e non valorizza la Medicina generale, il territorio e la prossimità.
Ha raggiunto oltre le 3mila firme la petizione lanciata su Change.org da un gruppo di giovani medici dell'Emilia Romagna a cui stanno aderendo colleghi da tutta Italia. "Invece di valorizzare le nostre competenze - si legge nella petizione - il ruolo unico a cui siamo obbligati ad aderire ci impone un modello rigido e insostenibile, costringendoci a svolgere contemporaneamente attività di medico di famiglia e di continuità assistenziale, senza possibilità di scelta e senza tenere conto dei carichi di lavoro, delle specificità professionali e delle condizioni di vita personali".
Dopo il primo incontro col presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità, Guido Alparone, il sindacato Snami ha sottolineato che un fattivo confronto sul rinnovo dell'Acn della Mg, non può sussistere senza l'emanazione dell'Atto di indirizzo. "Senza questo passaggio preliminare - ha dichiarato il presidente Snami Angelo Testa - qualsiasi avanzamento del confronto resta bloccato. È tempo di concretezza, non più di attese".
La firma dell'Air arriva dopo un lungo confronto con le parti sindacali ed è volto a garantire un sistema sanitario più vicino ai bisogni del territorio: le Aggregazioni Funzionali Territoriali (Aft) diventano infatti il fulcro dell’organizzazione territoriale della Medicina generale. Per lo Smi questo accordo segna una svolta storica per i Mmg della Regione. Secondo l'assessore alla Salute Cosimo Latronico rappresenta uno snodo strategico per il rinnovamento della medicina convenzionata.
La contestazione dei sindacati di categoria contro il provvedimento con cui la Regione ha di fatto annullato l'Air del 2007, non avendo ratificato l'accordo che era stato siglato a settembre 2024, sembra non aver scalfito la Giunta regionale. "La Regione non ha mosso un dito nei confronti dei medici e sindacati, la situazione è inaccettabile" - chiosa Delia Epifani segretario regionale dello Smi. Mentre Fimmg-Puglia convoca il Consiglio regionale per decidere le azioni sindacali da assumere.
Con una popolazione che invecchia, la gestione del percorso di presa in carico dei pazienti anziani fragili è di estrema rilevanza, soprattutto in aree difficili e periferiche. Nel 10° Congresso Interregionale Simg Centro, la Società scientifica ha sottolineato come la Valutazione Multidimensionale risponda a tale esigenza e ha illustrato una recente iniziativa societaria: il Progetto Radar che identifica un percorso formativo nelle cure primarie per identificare tali pazienti, stratificando la popolazione secondo i diversi gradi di fragilità, pianificando e personalizzando le cure in ragione dei domini evidenziati carenti dalla Valutazione Multidimensionale.
Tra i temi al centro del recente evento di Adnkronos Q&A 'Salute e sanità, il doppio binario', svoltosi a Roma, non poteva mancare quello inerente alla riforma della medicina territoriale e al nuovo ruolo che i Mmg dovranno svolgere nelle Case di Comunità. Su questi argomenti si è così espresso il Ministro della Salute Orazio Schillaci: "Non è il tipo di contratto il vero nodo della Medicina generale, credo che sarebbe giusto lasciare ai medici la scelta, soprattutto alle nuove leve, per poi andare a vedere dopo 2-3 anni che decisione ha prevalso. I Mmg rappresentano il primo presidio di sanità per i cittadini e quindi è chiaro che una parte del debito orario non potrà che essere svolto all'interno delle strutture destinate alla medicina territoriale". Sulla scelta contrattuale potete dire la vostra partecipando al nostro sondaggio, che chiuderemo a breve e che ha riscosso una partecipazione inaspettata, digitando il link https://www.md-digital.it/sondaggio.html