Il provvedimento amministrativo della Asl di Latina per il recupero di oltre 15.800 euro che coinvolge cinque Mmg riporta al centro dell’attenzione un tema strutturale per il Ssn: l’appropriatezza prescrittiva. Più che un caso isolato, l’episodio riflette le sfide quotidiane di questi professionisti, chiamati a conciliare autonomia clinica, sostenibilità economica e responsabilità condivise all’interno di un sistema complesso in cui la pratica quotidiana gli impone scelte che non sempre trovano riscontro nelle schede tecniche.
Approvata la riclassificazione di questi farmaci da parte del Cda dell'Aifa. I medici di famiglia potranno prescriverli con ricetta semplice, non ci sarà più alcun vincolo di Nota 100 per le indicazioni principali (diabete, scompenso, nefropatia). Il farmaco sarà distribuito in tutte le farmacie territoriali. Ma per l'effettiva entrata in vigore restano da completare alcuni passaggi tecnici: la pubblicazione ufficiale della determina Aifa; l’adeguamento dei sistemi regionali e delle circolari operative; l’aggiornamento dei software prescrittivi per Mmg e farmacie; la comunicazione formale agli operatori.
Il monito della Magistratura contabile è chiaro: il futuro del Ssn passa dal riconoscimento del valore dei suoi professionisti. Il Procuratore generale Pio Silvestri sollecita investimenti sul personale per superare le disuguaglianze e risolvere alla radice il problema delle liste d’attesa. Al centro, il rilancio della medicina territoriale e il coinvolgimento attivo di medici e infermieri nella governance del sistema. Un grido d’allarme condiviso anche dai Mmg, schiacciati tra burocrazia e carichi eccessivi. Senza un cambio di rotta, è in gioco la tenuta stessa della sanità pubblica.
Nel cuore del Servizio sanitario nazionale si allarga una frattura profonda: quella della Medicina di famiglia. Tra pensionamenti, disinteresse dei giovani e fuga all’estero, la carenza di Mmg è ormai una crisi strutturale. Nemmeno il canale formativo riesce più a invertire la tendenza: i bandi regionali per la scuola di formazione in Mg mostrano tassi allarmanti di borse scoperte. Il collasso di un pilastro dell’assistenza pubblica non è più un rischio futuro, ma una realtà che si consuma ogni giorno.
La medicina territoriale in Lombardia è arrivata a un punto di rottura. Lo denunciano apertamente i medici di famiglia della Lamg (Libera Associazione Medicina Generale) in una lettera inviata all’assessore al welfare, Guido Bertolaso, e ai vertici delle Asst regionali. Otto i punti di criticità segnalati, accompagnati da altrettante proposte di intervento immediato.
Il presidente della Fnomceo interviene sulla bozza del Decreto attuativo del "Decreto anziani". Il provvedimento, pur riconoscendo un ruolo attivo a infermieri e farmacie esclude i medici, soprattutto i medici di famiglia dalla possibilità di proporre direttamente progetti in tale ambito. Una scelta che ha suscitato critiche anche da parte di esperti e associazioni di pazienti, preoccupati per un modello assistenziale frammentato, in cui la figura medica rischia di restare ai margini.
A Berlino, uno studio del Max Planck Institute rivela che i team ibridi composti da camici bianchi e Intelligenza artificiale sono più accurati di ciascuno dei due agenti da soli. L’efficacia nasce dalla complementarità degli errori: quando uno sbaglia, l’altro può correggere. Questa collaborazione promette un futuro medico più equo, con diagnosi più precise e decisioni cliniche più ponderate.