Il Sindacato dei Medici Italiani ritiene necessaria la continuazione del confronto con Governo e parte pubblica in merito dell’applicazione del Pnrr per individuare le misure più efficaci di prevenzione e di cura per i cittadini italiani e per tutelare la professione medica. La Direzione Nazionale dello Smi sottolinea che le Case di Comunità sono inadatte al rilancio della Medicina di Prossimità.

È quanto sottolinea il segretario generale della Fimmg in una missiva inviata al Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo. Partendo dalla mancata o insufficiente fornitura di vaccini ai Mmg registrata in tutte le Regioni, nella missiva si chiede  quale ruolo si intenda determinare per la Medicina Generale nella campagna di vaccinazione e quale margine di intervento possa ricoprire la Struttura Commissariale nell’approvvigionamento e distribuzione delle dosi necessarie, affinché anche il setting della Medicina Generale possa favorevolmente contribuire all’obiettivo.

A ribadirlo è Tommasa Maio, segretario nazionale Fimmg Continuità Assistenziale, subito dopo l'ennessima aggressione ai medici di guardia avvenuta in provincia di Salerno. L’episodio per Maio riporta alla ribalta un tema sul quale da tempo Fimmg chiede un intervento deciso delle Istituzioni e della politica: l’attribuzione dello status di pubblico ufficiale ai medici nell’esercizio delle proprie funzioni.

“In questi anni abbiamo assistito a un ‘festival’ di formule e slogan sul potenziamento delle cure primarie sul territorio, ma abbiamo visto ben poco. Ora tale potenziamento nel Recovery Plan spetterebbe alle Case di Comunità. Ma mancano personale, risorse e abbonda la confusione sul chi e sul come saranno attuate. Il governo ascolti i medici o queste Case della Comunità saranno le ennesime ‘cattedrali nel deserto’ dannose per i cittadini”. A dichiarare ciò Francesco Esposito, segretario nazionale della Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti.

Snami si schiera contro l'emendamento proposto dalla Senatrice Maria Domenica Castellone (M5S) alla Legge di conversione del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, con cui si vorrebbe consentire ai medici specializzati in Medicina di Comunità e Cure Primarie di esercitare l’attività di medico di medicina generale. "Un no fermo a norme scorciatoie.  Il corso di formazione in Medicina Generale ha una dignità e valenza specifica - dichiara Angelo Testa, presidente Snami - e necessita di essere trasformato in un corso specialistico didatticamente al passo con i tempi".

Appellandosi all'art. 5 del Codice Deontologico, l'Associazione Medici per l'Ambiente (Isde) insieme a Greenpeace e ReCommon, con una missiva inviata  al presidente dell'Enpam, hanno proposto di riconsiderare interamente la struttura del “Portafoglio Strategico Italia“ di Eurizon (gruppo Intesa Sanpaolo), gestore finanziario di fiducia dell'Istituto previdenziale, per una riallocazione che porti al disinvestimento dai combustibili fossili.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un commento di Francesco Falsetti, Presidente dell'Unione Medici Italiani, sull'articolo, pubblicato da M.D. Digital, a firma del dottor Giuseppe Belleri dal titolo: "Ma quale medicina di prossimità nel Pnrr si afferma la medicina di distanza". Falsetti precisa che quanto predisposto nel Piano per essere attuato dovrà essere discusso con le OO.SS. dei medici di medicina generale.