Le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria hanno chiesto di avviare, con il Ministero della Salute e con le Regioni, un tavolo che affronti le politiche del personale e le relative ricadute sindacali. I sindacati si dicono delusi dal Pnrr e sottolineano che le criticità disvelate dalla pandemia richiedono politiche aggiuntive. Precisano che la questione decisiva sono i medici e i dirigenti sanitari, "quel capitale umano senza il quale nessun ridisegno e potenziamento del Ssn è immaginabile, anche ai fini della produttività dei servizi per l’abbattimento di liste di attesa che oramai si avviano ad essere misurate in anni".
Si schiera decisamente per il no lo Snami al coinvolgimento progressivo dei Mmg nella campagna vaccinale, proposto dal Commissario Figliuolo alle Regioni sottolineando che "non è possibile chiedere ai Mmg di fare tutto". Di diverso parere la Fimmg che evidenzia come la Medicina Generale può marcare la differenza nella vaccinazione anti-Covid a patto che si preveda una percentuale definita di dosi destinate obbligatoriamente ai medici di famiglia, dando certezza di consegna dei quantitativi di vaccini alle Regioni.
"La Questione medica esiste ed è percepita a tutti i livelli della Professione nella sua importanza e gravità. E, per risolverla, occorrono non solo risorse, ma progetti chiari e incisivi di riforma”. È quanto ha dichiarato di recente il presidente della FNOMCeO per il quale il consenso unamine dei rappresentanti sindacali di tutte le categorie professionali sulla lettera-manifesto inviata al Ministro della Salute, in cui l'Ordine dei Medici solleva tale problematica, "dimostra che il tema è largamente condiviso e profondamente sentito e diventa parte del patrimonio culturale della Professione, in tutte le sue declinazioni”.
“Siamo contrari alle h.16 e alla riduzione dell’orario dei medici della Continuità Assistenziale”. La dichiarazione è di Giorgio Fabiani, responsabile regionale Toscana Smi 118 convenzionati che si dice preoccupato per l’ennesima prospettiva di tagli al Ssr che contempla la riduzione dell’orario dei medici della Continuità assistenziale con la presenza della guardia medica fino alle ore 24 e non più fino alle 08,00 del mattino (h16).
Ne è convinto il presidente dell'OMCeO di Milano Roberto Carlo Rossi che, in una dichiarazione alla Agi, ha precisato: "Il green pass è solo un ulteriore aggravio burocratico in quello che per antonomasia è il Paese dei certificati”. Al momento sono tanti i cittadini che si rivolgono al proprio medico per ricevere il green pass senza sapere che, non solo i Mmg non hanno indicazioni precise, ma che la certificazione non è gratuita, poiché non rientra in quelle comprese nella Convenzione.
“La Medicina Generale pugliese non è più in condizione di continuare a dare il proprio supporto alla campagna vaccinale”: lo ha annunciato Donato Monopoli, segretario Fimmg Puglia, al termine di un recente incontro della dirigenza regionale del sindacato. Fimmg aveva chiesto alla Regione Puglia un incontro urgente sul tema della campagna vaccinale, denunciando disorganizzazione e poche dosi.
Dalla FNOMCeO ai sindacati di categoria è un coro unamine di soddisfazione per l'approvazione in Senato, nell’iter di conversione in Legge, dell’emendamento all’articolo 3 del DL 44/2021, che estende il cosiddetto scudo penale per l’attività prestata da tutti i professionisti sanitari durante lo stato di emergenza epidemiologica dovuta al Covid. Per la FNOMCeO si tratta di "un grande passo in avanti", ma anche un "obiettivo di contenimento del rischio di una seconda epidemia che attendeva tutti gli operatori sanitari: quella giudiziaria" come ha tenuto a evidenziare l'Anaao Assomed.